29 Aprile 2023, 14:06
3 min di lettura
PALERMO – Italia Viva riparte da Palermo e lo fa con un’assemblea provinciale, nella sede di via Mozart, che formalizza le prime nomine nel partito e prova a gettare le basi per i prossimi appuntamenti elettorali. I renziani di Sicilia provano a serrare le file, stretti fra la rottura con Azione e le sirene di Forza Italia, con Renato Schifani intenzionato a pescare nel mondo centrista per continuare l’allargamento degli azzurri nell’Isola.
Il primo appuntamento sarà quello delle Amministrative a cui Iv arriva con proprie liste o schierando i candidati nelle civiche, un po’ come fatto a Palermo lo scorso anno, ma gli sguardi sono puntati soprattutto sul 2024 quando si voterà per le Europee e (a meno di clamorose sorprese) per le Provinciali. “Saremo presenti in tutti i comuni chiamati alle urne – dice Davide Faraone che prende la parola dopo i coordinatori provinciali Toni Costumati e Luisa La Colla – e in alcuni correremo con nostri candidati a sindaco come a Gratteri, Mineo, Comiso e Siracusa o presentando la lista come a Piazza Armerina”. L’obiettivo di lungo termine però sono le elezioni del prossimo anno: “Oggi il centrodestra e il centrosinistra sono guidati dal Pd e da Fdi, ossia da forze radicali – continua il plenipotenziario di Renzi in Sicilia – E’ una novità che ci offre lo spazio per rivestire un ruolo decisivo e diventare punto di riferimento”.
Il punto è capire come Italia Viva arriverà al prossimo anno: il tesseramento è ripartito, anche in vista della fase congressuale, ma quel che è certo è che alle Europee i renziani si presenteranno con un nuovo soggetto. “Non sappiamo se sarà una federazione o altro – aggiunge Faraone – Ma al di là della formula, dobbiamo aggregare chi la pensa come noi. Calenda? E’ stato detto tutto, nei tre giorni passati qui non ha fatto altro che parlare male dei suoi possibili interlocutori, noi speriamo torni a più miti consigli”.
In platea si vedono volti storici ma anche facce nuove: il sindaco di Bagheria Filippo Tripoli, l’assessore comunale di Palermo Totò Orlando (citato e ringraziato più volte per il lavoro sui cimiteri), il capogruppo Dario Chinnici, gli ex consiglieri comunali Paolo Caracausi e Pierpaolo La Commare, l’imprenditrice Marcella Cannariato, Giovanni Felice di Confimprese, Manfredi Lombardo e sindacalisti della Cisl e dei Cobas. “Alle ultime Politiche abbiamo preso più voti al Nord che al Sud e dobbiamo invertire la tendenza”, prova a spronare Faraone che cita l’esempio delle Comunali di Palermo dove Iv è stata azionista di maggioranza della lista di Roberto Lagalla. A chiedere chiarezza però è Tripoli: “Non possiamo fare solo testimonianza, dobbiamo stabilire con chi stringeremo le alleanze alle prossime elezioni e condizionare dal basso le decisioni del partito. Dobbiamo capire qual è la linea di Italia Viva in Sicilia e costruire una chiara identità politica, evitando di ritrovarci alle Europee a votare candidati non siciliani”.
L’assemblea provinciale ha poi ufficializzato alcune nomine, a partire dai dipartimenti: Carmelo Lucchese per il tesseramento, Vincenzo Genduso e Carlo La Brasca all’organizzazione, Chiara Campagna per la cultura, Davide Fazio per il lavoro, Giuseppe Fontana si occuperà di ambiente, Giovanni Felice di attività produttive, Mario Attinasi du turismo e sviluppo economico, Guido Bonura di trasporti, Concetta Gariffo di scuola e Domenico Caruso di mobilità. Andrea Amato è il coordinatore per la Terza circoscrizione, Gaetano Dragna per la Quarta e Giuseppe Giallombardo per la Settima, mentre in provincia ci saranno anche i coordinatori per i cinque collegi usati alle provinciali: Vincenzo Accurso e Alessandra Jannì per quello di Bagheria, Roberto Corsello per Cefalù-Madonie, Calogero Randazzo per Corleone, Gian Livio Provenzano su Partinico-Monreale e Salvatore Giardina per Termini Imerese.
Pubblicato il
29 Aprile 2023, 14:06