27 Luglio 2021, 12:23
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PALERMO – Il Tribunale del Riesame ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Salvo Barone, uno degli assenteisti della Reset. Era finito agli arresti domiciliari ed ora torna libero.
Non si conoscono le motivazioni del provvedimento, ma la partita si giocava sull’attualità delle esigenze cautelari. Gli episodi contestati risalgono al 2018 e nel frattempo Barone non lavora più nella società partecipata del Comune di Palermo.
Barone è uno noto sindacalista, da sempre al fianco dei precari della Gesip prima e della Reset poi. Sono 49 le assenze ingiustificate che gli vengono contestate per un totale di 262 ore e uno stipendio ingiustamente percepito di 2.588,66 euro. In una circostanza i finanzieri lo hanno sorpreso mentre usciva da un supermercato dove aveva appena acquistato uno spazzolino da denti.
Il blitz svelò l’abitudine di tanti operai, distaccati ai cantieri culturali della Zisa, di assentarsi dal lavoro per sbrigare faccende private. Il Riesame ha accolto il ricorso degli avvocati Claudio Gallina Montana e Giovanni Mannino.
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27 Luglio 2021, 12:23