28 Aprile 2017, 19:03
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PALERMO – Novantotto condannati, e ventotto assolti. Si conclude così il maxiprocesso per l’assenteismo di massa alla Rap. Gli imputati erano 126. Tra gli assolti anche i due dirigenti dell’ex municipalizzata, Antonio Putrone e Lara Calì (erano difesi dagli avvocati Francesco Crescimanno e Fabrizio Biondo). L’ipotesi che non ha retto al vaglio del giudice Salvatore Flaccovio è che avessero violato gli obblighi previsti dal contratto di servizio con il Comune (che prevede la pulizia anche nei giorni festivi) e che non avessero stilato un ordine di servizio, lasciando carta bianca ai lavoratori per l’organizzazione dei turni. I netturbini erano sotto processo per interruzione di pubblico servizio.
Tra il Natale 2013 e l’Epifania del 2014 si registrò un’assenza di massa. Secondo il procuratore aggiunto Dino Petralia e il sostituto Anna Battaglia i netturbini trasformarono la città in una grande discarica.
Condanna a venti giorni di reclusione per Stefano Guglielmini, Rosario Corso, Salvatore Ricciardi, Giuseppe Sparacio, Enrico La Cerva, Rosario Nicosia, Vito Caruso, Francesco Paolo Di Stefano, Antonino Lo Presti, Antonino Fascella, Michele Genovese, Francesco Calderone, Francesco Di Rosi, Dario Di Giovanni, Salvatore Scaluia, Roberto La Corte, Pietro Lo Monaco, Francesco Barbarotta, Angelo Rizzo, Alfonso Barranca, Marcello Randazzo, Epifanio Muscarello, Giovanni De Lisi, Filippo Gulizzi, Carlo Bray, Giuseppe Gambino, Pietro Savona, Antonio Contino, Girolamo Beone, Dino Ferrara, Armando Brancato, Giovanna Taormina, Davide Lazzara. Giuseppe Greco, Salvatore Cuccia,. Biagio Scurato, Carlo Lo Duca, Roberto De Simone, Anna Li Muli, Vincenzo Centineo, Benedetto Bonafede, Daniele Russo, Marcello Puccio, Gennaro Costa, Filippo Ammirata, Salvatore Fiumefreddo, Andrea Gambino, Giovanni Dicembre, Silvestro Farina, Barbara Caracuasi, Angela Moncata, Salvatore Inguglia, Silvano Niccoli, Angelo Gambino, Pietro Arcara, Giuseppe Fessina, Salvatore Polenti, Francesco Paolo Di Fiore, Diego Marchese, Salvatore Floresta, Giuseppe Filippone, Rosario Brandi, Francesco Picone, Riccardo Capizzi, Maria Grazia Vitale, Claudia Di Bella, Salvatore Marra, salvatore Vesco, Giuseppe Guttuso, Andrea Ventimiglia, Orazio Cassaro, Orazio D’Aleo, Rosolino D’Amico, Vincenzo Campanella.
Condanna a un mese di reclusione per Luca Di Dino, Girolamo Moncada, Agostino Sciabica, Ludovico Ficarotta, Domencio Giglio, Gaetano Fiumefreddo, Salvatore Mannino, Gaetano Rovetto, Lorenzo Ventimiglia, Rosaria Evola. Antonio Inzerra, Domenico Di Gregorio, Pasquale Fichera, Santo Di Giovanni, Giuseppe Ciminna.
Un mese e 10 giorni inflitti a Roberto Serio; un mese e 15 giorni ad Alessandro Milazzo, Santo Genovese, Natale Vitti, Angelo Russotto, Salvatore Lo Bianco.
Un mese e venti giorni per Giuseppe Gemelli, Francesco Paolo Morana, Agostino Ferrante e Michele Tortorici. Tutti i condannati dovranno pagare mille euro ciascuno di danni alla Rap, parte civile nel processo.
Questi gli assolti (la stragrande maggioranza era difesa dall’avvocato Stefano Santoro): Antonino Putrone, Larisa Calì, Michele Castellini (fatto non sussiste), Gaspare Giordano, Francesco Paolo Fallo, Stefano Salerno, Paolo Marchese, Vincenzo Macaluso, Raffaele Culò, Fabio Mannarano, Antonino Lanzetta, Cosimo Vassallo, Renato Termini, Luigi Casabianca, Antonino Terzetto, Antonino Filingeri, Alberto Arcidiacono, Matteo Lo Bianco, Daniele Tarantino, Giovan Battista Bartolotta, Caterina Lucchese, Cosimo Vassallo, Francesco Di Miceli, Girolamo Giannusa, Vincenzo Graziano, Fabio Battaglia, Vito Cirrincione e Salvatore Messina (fatto non costituisce reato).
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28 Aprile 2017, 19:03