16 Luglio 2021, 06:10
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PALERMO – Per ventotto presunti assenteisti dell’assessorato regionale alla Sanità è arrivato il rinvio a giudizio. Dovranno difendersi dall’accusa di truffa.
Il giudice per l’udienza preliminare Cristina Lo Bue ha, invece, dichiarato il “non luogo a procedere” per Mariano Guzzo, Marcello Rosato e Giorgio Composto (erano difesi dagli avvocati Alberto Raffadale e Salvatore Agrò). Non sono punibili vista la particolare tenuità del fatto.
Le indagini coordinate dal sostituto procuratore Giacomo Brandini nel febbraio 2019 fotografarono quello che venne definito un “malcostume” che coinvolgeva dipendenti dell’assessorato, ex Pip di Emergenza Palermo, lavoratori della società interinale Tempor assunti per un progetto da Sicilia Digitale, e di Resais (entrambe sono partecipate della Regione). La notizia del processo arriva a pochi giorni dal blitz in un altro ufficio pubblico, stavolta comunale.
Secondo l’accusa, gli imputati non avrebbero rispettato gli orari di lavoro e si sarebbero allontanati senza permesso per sbrigare faccende private contando sulla disponibilità di qualche collega pronto a timbrare il badge al loro posto. Negli uffici di piazza Ottavio Ziino, a Palermo, per registrare la presenza avrebbero anche utilizzato un sistema computerizzato che sarebbe stato facile violare.
I finanzieri del Gruppo Palermo piazzarono una telecamera nell’androne e poi controllarono i registri elettronici.
Questo l’elenco degli imputati: Anna Maria Abbate, Giuseppe Algozzino, Giovanni Bronzo, Giovanni Allegra, Giuseppe Magno, Luciano Romeo, Antonella Bua, Filippa Bonanno, Nicola Bonello, Angelo Lentini, Giuseppina Palazzolo, Benedetto Sciortino, Maurizio Canoby, Anna Maria Chiavetta, Salvatore Gervasi, Gabriella Gugliotta, Salvatore Migliorisi, Rosalba Madonia, Maria Leandra Maggio, Patrizia Morriale, Giuseppe Maranzano, Angela Maria Misseri, Luciano Tagliavia, Vito Saputo, Giovanna Tagliavia, Maria Rita Sinatra, Ivan Trevis,
Hanno scelto il rito abbreviato Letterio Taormina, Carlo Milito, Marco Camarda e Valentina Parisi. Mentre Rosario Piscitello, Fulvio Monterosso e Salvatore Saso hanno avanzato al richiesta di patteggiamento.
Era stato subito scagionato Stefano Mogavero.
Per i casi più gravi l’amministrazione ha già fatto scattare dei licenziamenti.
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16 Luglio 2021, 06:10