Assenteisti alla Rap, 126 indagati | Coinvolti anche due dirigenti

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19 Settembre 2014, 11:53

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PALERMO – Il Comune di Palermo si costituirà parte civile se gli avvisi di conclusione indagini notificati a 126 dipendenti della Rap per quanto avvenuto tra Natale e Capodanno 2013 dovessero diventare rinvii a giudizio. L’assessore all’Ambiente Cesare Lapiana, intanto, ha chiesto su mandato del sindaco al presidente della Rap Sergio Marino di avviare immediatamente un’inchiesta amministrativa interna alla società per accertare le responsabilità di chi avrebbe dovuto vigilare e prendere i conseguenti provvedimenti. Il presidente Marino ha assicurato all’assessore che questi accertamenti sono stati già avviati e che si è provveduto alle dovute contestazioni disciplinari.

“Il Comune di Palermo – ha detto il sindaco Leoluca Orlando – intende andare fino in fondo in questa vicenda. E’ insopportabile che un servizio così importante, per il quale si è stati costretti per legge a chiedere ai palermitani uno sforzo finanziario non indifferente, venga poi sabotato proprio dall’interno della società che dovrebbe garantirlo. Non permetteremo che si ripeta l’esperienza Amia, fatta fallire da comportamenti illegali da parte di taluni dipendenti oltre che dall’ignavia, dagli sprechi e falsi in bilancio di amministratori degli anni passati”.

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“La Rap – ha affermato Sergio Marino – è determinata a non consentire più certe forme di lassismo del passato, e sta intervenendo, anche con provvedimenti disciplinari, per far comprendere a tutti che si è voltata pagina. Il Comune e il sindaco possono contare su una nostra piena collaborazione per dare massima efficienza e correttezza all’attività della Rap”.

Tra gli indagati dalla procura di Palermo per l’assenteismo alla Rap, la società che gestisce la raccolta dei rifiuti, ci sono anche due dirigenti dell’azienda. Mentre ai 124 dipendenti i pm contestano il reato di interruzione di pubblico servizio, loro sono accusati di inadempimento di contratto di pubbliche forniture. A tutti oggi è stato notificato l’avviso di chiusura indagini. Secondo quanto accertato dai pm, non definendo l’orario di lavoro del personale avrebbero lasciato che il 25 e il 26 dicembre scorsi “la presenza in servizio avvenisse in base a una scelta volontaristica e arbitraria dei lavoratori (che si assentavano senza giustificazioni on con motivazioni pretestuose)”. In questo modo avrebbero violato l’obbligo di garantire i servizi essenziali di raccolta nei giorni festivi imposto dal contratto stretto tra l’Amia (la società poi sostituita dalla Rap) e il Comune. Una condotta, quella dei dirigenti, che avrebbe determinato l’accumulo selvaggio di immondizia nei giorni delle feste di Natale.

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19 Settembre 2014, 11:53

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