14 Maggio 2020, 15:07
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Il nome dell’assessore leghista ai Beni culturali? È davvero questione di ore. Ne discuteranno a breve Nello Musumeci e Matteo Salvini. Una rosa c’è, ma sui nomi Stefano Candiani, il responsabile del Carroccio in Sicilia che ha negoziato l’ingresso della Lega in giunta, glissa. Il più gettonato nei pronostici è quello di Matteo Francilia, messinese già centrista e candidato con gli alfaniani allo scorso giro delle Regionali (era molto vicino a Gianpiero D’Alia), poi folgorato sulla via di Pontida. “È un nome di quelli che sono stati tirato in ballo sui giornali – dice Candiani -. Ma io di nomi non parlo, di nomi parleranno Salvini e Musumeci”.
Ma se sui nomi il senatore non si sbilancia (di certo non sarà un deputato regionale), sul’identikit del nuovo assessore ha le idee chiare: “Evitando qualsiasi paragone con le grandissime figure che hanno ricoperto questo incarico nel passato recente, come Tusa e Sgarbi, quello che noi vogliamo fare in quell’assessorato è agire per sburocratizzare, velocizzare, rendere il più fruibile possibile lo straordinario patrimonio culturale della Sicilia. Non vogliamo fare filosofia. E so che questo farà dire a qualcuno che è a rischio la tutela , ma non è così. Noi vogliamo tutelare il patrimonio ma renderlo fruibile davvero e per questo speriamo di collaborare strettamente con il Turismo, perché io due assessorati per come la vedo io dovrebbero essere uno solo”.
Mal di pancia e sofferenze interne al partito? Quando si sceglie un nome, c’è sempre il rischio che qualcuno rimanga male.E il gruppo ha già perso un pezzo nei giorni scorsi (Giovanni Bulla) e secondo il gossip di Palazzo potrebbe lasciare per strada altri pezzi. Ma Candiani invita tutti alla serenità: “Se si guida, si guarda avanti, non sempre nello specchietto retrovisore. Non ci può essere nella Lega il timore che i compagni ti penalizzino. Io sono impegnato a offrire a tutti le garanzie per un lavoro di squadra”. E le polemiche sul partito “nordista” chiamato a difendere l’identità siciliana? Su quelle Candiani ci ride su, rimandandole al mittente: “Pensino a quello che hanno combinato loro alla Sicilia in questi anni”.
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14 Maggio 2020, 15:07