27 Luglio 2020, 19:57
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PALERMO – Manifestazione a Palermo degli assistenti igienico-personale, davanti all’assessorato regionale alla Famiglia, organizzata dai sindacati Slai Cobas-Fiadel Messina-Sgb. Secondo le organizzazioni sindacali, “in Sicilia le Regione, enti locali, ufficio scolastico regionale vorrebbero mettere in atto un vero e proprio scempio sociale colpendo migliaia di assistenti igienico-personale agli studenti disabili siciliani, privando i primi del lavoro dopo oltre 20 anni e gli altri di figure specializzate che li assistono,a partire dall’inizio del nuovo anno scolastico. La garanzia di questi lavoratori specializzati – si legge in un documento – è al contempo garanzia di un pieno diritto allo studio degli studenti disabili, compreso il servizio di assistenza igienico-personale specializzato, esclusivo e dedicato che invece oggi, con l’uso strumentale di un parere del consiglio di giustizia amministrativa, si vuole eliminare”. I sindacati puntano il dito sulla volontà di “risparmiare che si farebbe solo sulla pelle di lavoratori, studenti e famiglie. Il risparmio – scrivono – lo vorrebbero mettere in atto facendo una forzatura illegale, utilizzando non più i lavoratori specializzati ma i collaboratori scolastici delle scuole statali, ai quali questa mansione specializzata invece da contratto non spetta assolutamente”.
Il governo Musumeci ha confermato la totale disponibilità a sostenere finanziariamente i progetti di assistenza igienico-personale nei confronti degli studenti disabili dell’Isola. I servizi – secondo la delibera adottata dalla giunta della Regione – dovranno avere caratteristiche “aggiuntive, integrate e migliorative” per la persona del disabile. Nell’ambito della loro autonomia economico-finanziaria e organizzativa, dunque, gli Enti locali dovranno garantire il diritto di assistenza dei disabili in termini di qualità del servizio. Il tema, com’è noto, è emerso dopo che il Cga, il 5 maggio scorso, ha affermato essere di competenza dei collaboratori scolastici il servizio di assistenza di base ai disabili, facendo riferimento al contratto nazionale di lavoro. “La condizione di vita del disabile, le sue aspettative, i suoi diritti e in particolare la difficoltà di inclusione sociale e scolastica – dice l’assessore regionale alle Politiche sociali, Antonio Scavone – impongono il massimo di tutela nei confronti di tali fragilità. Pertanto, nessuna risorsa sarà ridotta a Comuni e Province, affinchè si continuino a garantire servizi migliorativi e integrativi, aiutando quelle strutture scolastiche che ne faranno richiesta”. “Una cosa – aggiunge Nello Musumeci – è la decisione della magistratura amministrativa, che rispettiamo, altra cosa è la realtà dei fatti. Le scuole in Sicilia non hanno personale specializzato a sufficienza per assicurare un servizio così particolare ai disabili. Si esca fuori da ogni ambiguità e ci dicano le autorità scolastiche come stanno realmente le cose nell’Isola. Non vorrei che all’apertura delle scuole gli studenti disabili dovessero trovarsi senza personale e senza quegli assistenti che negli anni hanno prestato con scrupolo tale servizio. Anche perché di tutto abbiamo bisogno, tranne che di nuovi disoccupati”.
“Non ci sto a speculare sulla pelle dei bambini e dei ragazzi speciali. I loro diritti sono insindacabili. Non posso accettare che la politica dei palazzi palermitani, ben pagata e osannata calpesti tali inviolabili diritti che coinvolgono non solo i disabili ma anche le loro famiglie, in preda allo sconforto per il mancato sostentamento. Darò tempo alle Istituzioni preposte di sbloccare il procedimento entro la fine di questa settimana, oltre la quale, se non cambierà nulla, organizzerò una marcia su Palermo contro i parassiti della blasonata politica”. Lo afferma il sindaco di Messina, Cateno De Luca. “In modo particolare – aggiunge – dico al presidente Musumeci: piuttosto che continuare a parole a difendere il popolo siciliano con la storia dei migranti, perché non risolvi la paradossale vicenda degli studenti affetti da disabilità che resteranno privi di assistenza igienico personale? “Non mi importa se c’è una sentenza che attribuisce la competenza della materia allo Stato. Dinanzi a tale indegno teatrino, non ci sono deleghe che reggono, e di certo il servizio non può essere espletato dai bidelli. Non è possibile – prosegue – che per sviare il popolo dai problemi reali si utilizzi il pretesto dei migranti che scappano dai lager-hotspost. Perchè il presidente Musumeci non spende neanche una parola per quei giovani che fuggono dalla Sicilia o per quei bambini e ragazzi speciali che abbandonati per il becero ping pong delle competenze? Musumeci la deve smettere con questa manfrina politica e tornare ad occuparsi di cose serie, come il suo ruolo istituzionale impone”.
“Ancora una volta Cateno De Luca si è esibito nella sua principale specialità: il turpiloquio nei confronti del governatore Nello Musumeci. Lo ha fatto con un ennesimo post imbarazzante e pieno zeppo di un linguaggio non degno di nessuno, tanto meno di un sindaco. Anche stavolta gli si è ritorto contro, come dimostrano i numerosi commenti di condanna”. Lo afferma Alessandro Aricò, capogruppo all’Ars di DiventeràBellissima, commentando il post con cui Cateno De Luca attacca il presidente della Regione a proposito dell’assistenza agli studenti disabili.
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27 Luglio 2020, 19:57