09 Aprile 2009, 11:05
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Le Associazioni degli Enti Forma, Cenfop e Confap, in una nota, ringraziano il Presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo, “per avere ancora una volta espresso con le sue azioni, grande responsabilita’ istituzionale e rispetto delle istanze espresse dal mondo del lavoro, dagli Enti di Formazione e dalle Associazioni degli Enti Storici. Soggetti che operano in Sicilia, pur se con limiti, con un forte bagaglio di esperienze e un grande e qualificato capitale umano. Un sistema che ha chiesto attenzione al Presidente della Regione e ha ricevuto risposte equilibrate e tempestive”.
“Un sistema – prosegue la nota – fatto di persone che operano con tante difficolta’, ma con tanta forza, generosita’, competenze, esperienze e con tanta voglia di fare sempre meglio. Elogiamo il Presidente della Regione Raffaele Lombardo e la Dirigente Generale Patrizia Monterosso, che hanno con forza, determinazione, competenza e senso delle Istituzioni, affrontato una situazione giuridica ed economica complessa, risolvendola in pochissime ore, fatto assolutamente inedito per la burocrazia Regionale. Riuscendo a recuperare una situazione gia’ drammatica che avrebbe messo sul lastrico migliaia di famiglie, rischiando di distruggere il sistema formativo e con esso tutto quello che di buono esprime nei valori sociali della nostra Sicilia.
La Formazione Professionale – si legge nella nota – ha rappresentato gia’ dal 1800, in maniera strutturata, la piu’ importante azione di preparazione al lavoro, recuperando ragazzi e giovani a rischio di esclusione sociale. In Italia il Padre storico della Formazione e’ stato Don Bosco, che con l’opera dei Salesiani e delle Figlie di Maria Ausiliatrice, con il suo progetto educativo e il suo pensiero pedagogico, ha tracciato delle linee guida e attuato delle esperienze sempre valide ed efficaci. Le azioni formative, sviluppatesi per piu’ di due secoli, hanno prodotto una cultura del lavoro e formato professionalita’ per intere generazioni di giovani. Su queste esperienze si sono sviluppate tante azioni e attivati soggetti formativi espressione di istanze pedagogiche ed educative che hanno posto al centro il lavoro quale valore sociale. In Italia, nel dopoguerra, nel nuovo paese democratico i Padri della Costituzione hanno dato rilievo alla Formazione per il mondo del lavoro e definito il Lavoro quale valore fondante. Viene valorizzato, nella nostra Repubblica, il pluralismo espresso nelle azioni e definiti precisi criteri e requisiti dei soggetti formativi, circoscritti e ben delineati dalle leggi dello Stato e della Regione Siciliana. Un insieme variegato di soggetti espressione del mondo del lavoro, delle congregazioni religiose, dell’associazionismo, che hanno quale missione la formazione, in particolare dei giovani. Rimuovere le difficolta’, le cose che non vanno, non puo’ essere azione effettuata con fare persecutorio nei confronti del sistema formativo e delle persone che vi operano, e con esternazioni estemporanee ed offensive nei confronti di chi ha emesso provvedimenti ed attivato procedure in difesa di chi lavora. Oggi – conclude la nota – bisogna operare attraverso una ricerca continua, critica, anche profonda, condivisa dalle parti sociali e dai soggetti operanti nella formazione”.
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09 Aprile 2009, 11:05