12 Marzo 2014, 15:38
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Da marzo a dicembre 2014, a Palazzo Chiaromonte (Steri), si svolgerà la XXII stagione concertistica dell’Associazione per la Musica Antica “Antonio Il Verso” di Palermo, una presenza ormai consolidata nel panorama musicale della città.
Nella programmazione dei concerti si è cercato di seguire i criteri e le consuetudini che li hanno contraddistinti nel remoto e recente passato: qualità degli esecutori, offerta variegata di repertori, stili ed epoche, collegamento con la ricerca musicologica, attenzione alle realtà, locali e non, che si sforzano in ogni modo di resistere alle molteplici difficoltà che la vita musicale e culturale in senso lato sono costrette a vivere ed affrontare in questi tempi difficili, attenzione e incoraggiamento agli artisti che si affacciano su questo palcoscenico, collegamento con importanti realtà nazionali ed europee.
La stagione prenderà il via il prossimo 24 marzo, con un concerto dal titolo Who’s afraid of Baroque? Di scena gli strumentisti del gruppo Soqquadro italiano, con il cantante-danzatore Vincenzo Capezzuto, uno dei protagonisti più apprezzati della nuova scena musicale. Un insolito, divertente e appassionato (ma anche un po’ irriverente) viaggio nella musica del Seicento italiano, un dialogo tra musica antica e moderna, tra improvvisazione jazz e arte della diminuzione, tra sonorità antiche e atmosfere swing, che consentono di cogliere appieno la molteplice ricchezza della musica del XVII secolo.
Il 9 aprile il gruppo Les Eléments proporrà un concerto con musiche di compositori dal pieno Seicento (Schmelzer, Cavalli, Purcell) a Haendel: musiche strumentali e vocali, interpretate queste ultime da Riccardo Angelo Strano, un giovane sopranista, che si sta attualmente imponendo all’attenzione del pubblico del repertorio antico.
Il 16 aprile il coro Cum Jubilo, diretto da Giovanni Scalici, eseguirà nella Chiesa della Collegiata (o del Crocifisso) di Monreale le musiche seicentesche composte per il rito della cosiddetta Calata dei veli, voluto da Girolamo Venero tra il 1625 e il 1628: nella settimana di Passione vengono srotolati sette veli (una sorta di sipari teatrali), che raffigurano vari momenti della Passione di Cristo; e ad ogni mutamento di scena, interviene un nuovo brano musicale, realizzato dal coro con accompagnamento di organo. Questa tradizione, mantenutasi per secoli, era stata accantonata nel pieno del secolo scorso, ma poi è stata ripresa per mantenere viva questa lunghissima e suggestiva cerimonia, molto sentita dai fedeli che fanno capo a questa chiesa monrealese, sulle cui pareti esterne campeggia un enorme Crocifisso realizzato nel Settecento in mattonelle maiolicate.
Saranno i giovani musicisti dell’Ensemble “A. Scarlatti” del Conservatorio di Musica V. Bellini di Palermo sotto la guida di Enrico Onofri, violino solista del Giardino Armonico di Milano e direttore d’orchestra e docente di violino barocco presso il Conservatorio di Palermo, ad eseguire il 26 maggio nella Chiesa di Santa Maria della Pietà un concerto con musiche di Corelli e di Haendel, con la partecipazione degli Ensemble Antonio Il Verso ed Eufonia (diretto quest’ultimo da Fabio Ciulla). Il concerto darà modo di apprezzare, oltre che due dei più grandi musicisti del tardo Seicento e del Settecento, anche l’esito di tutto rispetto dell’attività didattica che si svolge all’interno del corso di musica antica attivato ormai da anni all’interno del nostro Conservatorio.
Ad un sommo musicista del Settecento e non solo, J. S. Bach, e alla sua famiglia sarà dedicato il concerto del 9 giugno, dall’intrigante titolo (italo/inglese) Come Bach. I musicisti e gli attori della Compagnia Lavoro Nero Teatro guideranno il pubblico tra alcune opere vocali e strumentali del patriarca e dei suoi discendenti, inserendo brani recitati per esplicitare la vicenda umana e artistica dei componenti di questa straordinaria famiglia.
Il 7 luglio, per l’ultimo degli appuntamenti prima della pausa estiva, l’Associazione, come già accaduto in passato, intendiamo ospitare – sempre che il concorso sia stato espletato – i vincitori per la sezione Musica antica” dell’edizione 2014 del Premio Nazionale delle Arti, bandito ogni anno dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca: un modo per offrire ai giovani talenti un segno tangibile di attenzione in un momento di generale difficoltà per le attività concertistiche.
Il 29 settembre Evangelina Marcardi e Lincoln Almada proporranno un concerto dal titolo Un solo cammino. Si tratta di musiche per arpa, chitarra e percussioni, risultanti dalla fusione della tradizione colta europea, portata in Sud America nel Seicento dai Gesuiti, con la tradizione locale degli indios e delle altre etnie presenti nei territori della Bolivia orientale, del Brasile meridionale, dell’Uruguay, del Paraguay, dell’Argentina nord-occidentale e inizialmente anche del Cile.
Il 6 ottobre assisteremo al concerto A quattro tastiere, che vede alla ribalta due esecutori di grande esperienza e valore: i clavicembalisti Enrico Baiano ed Aapo Hakkinen, che eseguiranno su due clavicembali musiche di Vivaldi, Bach, Scarlatti ed Haendel, composte per due cembali o ridotte per questo singolare organico. Come nel caso di tutte le trascrizioni, composizioni anche note rivelano ad un ascolto giocato su parametri diversi dettagli compositivi e costruttivi che all’ascolto consueto sfuggono.
Il 27 ottobre assisteremo ad un concerto particolare: Sidereus Nuncius. Galilei e la luna. Mara Galassi all’arpa eseguirà una serie di brani del Seicento, mentre Deda Cristina Colonna rievocherà tra l’uno e l’altro la figura dello scienziato, basandosi su scritti scientifici (per l’appunto il Sidereus Nuncius e il Dialogo dei massimi sistemi) e lettere dello stesso astronomo, su brani della Vita di Galileo di Brecht e sui verbali del Tribunale dell’Inquisizione relativi al processo cui Galilei fu sottoposto.
Ad un’altra famiglia di musicisti, quella degli Scarlatti, è dedicato il concerto successivo, il 9 novembre. L’Ensemble “A. Scarlatti” del Conservatorio di Palermo, diretto da Ignazio Schifani, proporrà musiche vocali e strumentali non soltanto di Alessandro e Domenico, compositori che hanno lasciato dei corpus (le cantate Alessandro, le sonate per cembalo Domenico) che sono dei capisaldi e dei serbatoi inesauribili per chi si accosta a questi generi musicali, ma anche del meno noto Giuseppe.
Il 24 novembre l’ensemble Tempus proporrà un repertorio da noi totalmente sconosciuto: la polifonia polacca del Rinascimento e del primo barocco. Musicisti di grande qualità hanno prodotto un repertorio sacro sia in lingua latina che in lingua polacca, che nulla ha da invidiare a quello di Palestrina e degli altri autori ben più noti, le cui opere sono continuamente riproposte: un’occasione davvero unica per accostarci a musiche di elevata qualità, ma di rarissimo ascolto, per lo meno nel nostro Paese.
Il 14 dicembre l’Ensemble diretto da Giacomo Cuticchio eseguirà lo spettacolo Quaderno di danze e battaglia dell’opera dei pupi, che propone musiche di scena per l’opera dei pupi, con parti recitate secondo la plurisecolare tradizione, che l’Unesco ha inserito nel patrimonio immateriale dell’Umanità, con musiche realizzate dal pianino a cilindri, che spesso accompagnavano le rappresentazioni, con musiche infine composte ai nostri giorni da uno degli eredi della grande tradizione di Mimmo Cuticchio, che coniugano in tal modo tradizione folklorica e modernità.
Il concerto conclusivo della stagione, il 19 dicembre, è affidato all’Ensemble La Rossignol. Il titolo, Balli et meraviglie nove. Arie e danze cortigiane al tempo del Bramante (nel 500° anniversario della morte dell’insigne architetto) offrirà l’occasione per ascoltare, ma anche vedere, musiche e balli che allietavano le corti italiane nella seconda metà del Quattrocento. E’ il periodo nel quale il ballo diviene il simbolo della divina armonia cosmica e rappresenta l’ordine e la concordia che regnano a corte e nel quale sono pubblicati i primi fondamentali trattati sulla danza.
Anche per quest’anno l’Associazione si avvarrà della convenzione stipulata con l’Università degli Studi di Palermo che ospita la segreteria organizzativa (presso la sezione musicale del Dipartimento di Scienze Umanistiche, in via Divisi) e la maggior parte dei concerti (presso Palazzo Chiaramonte, piazza Marina). In virtù della stessa convenzione l’Associazione offrirà, come in passato, agli studenti, ai docenti e ai dipendenti dell’Ateneo palermitano la possibilità di acquistare a un prezzo ridotto gli abbonamenti e i biglietti dei propri concerti, prevedendo inoltre, con il consenso degli artisti, la possibilità di assistere alle prove per gli studenti dei Laboratori d’ascolto tenuti nell’ambito delle attività didattiche della sezione musicale del Dipartimento di Scienze Umanistiche.
Similmente a quanto accaduto in occasione delle ultime stagioni musicali organizzate dall’Associazione, anche per l’anno 2014 è stata rinnovata una convenzione con l’emittente TVM che riprende e trasmette in differita i concerti nell’intero territorio della Sicilia occidentale.
Informazioni
www.antonioilverso.it
info@antonioilverso.it
091.6168373
Abbonamenti € 80/ € 60
Biglietti € 9/€ 7
Riduzioni sono previste per i giovani fino a 25 anni, per gli over 60, per gli studenti del Conservatorio “V. Bellini” di Palermo, per studenti, docenti e dipendenti dell’Università di Palermo, per i titolari Carta Più Feltrinelli.
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12 Marzo 2014, 15:38