23 Aprile 2015, 17:03
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PALERMO – “L’idea di assumere alla Regione mentre c’è in corso una vertenza sui tagli del personale e sui prepensionamenti e al di fuori di un piano di riorganizzazione della macchina amministrativa è semplicemente assurda, al di fuori di ogni buon senso”. Lo dice Mimma Argurio, della segreteria della Cgil Sicilia, a proposito del sub- emendamento presentato all’Ars da Antonello Cracolici che prevede l’assunzione di 300 nuovi dipendenti alla Regione nel triennio 2015/2017. “Quale azienda – dice Argurio- mentre cerca di ridurre il personale fa assunzioni? Voglio peraltro ricordare che è ancora aperta tutta la questione del riassetto istituzionale, a partire dalla riforma che riguarda le ex province, nel cui ambito vanno trovate le risposte anche in merito al personale. In ogni caso- afferma- non ha senso, con una norma che non ha niente a che vedere con la Finanziaria, fare nuove assunzioni in assenza della riorganizzazione della Regione, si sta sbagliando certo nei tempi ma anche in relazione alle circostanze: voglio ricordare – conclude- che il 29 aprile i regionali sciopereranno per rivendicare i loro diritti e lo sblocco della vertenza che li riguarda”.
“Gli emendamenti approvati nelle commissioni parlamentari sulle trecento assunzioni e sul blocco dei tagli ai consiglieri rappresentano l’ennesima dimostrazione di schizofrenia e incapacità di varare riforme ed estrema disponibilità verso le clientele di governo e maggioranza”, attaccano il segretario generale della Cisl Fp Gigi Caracausi e il segretario di categoria Paolo Montera in riferimento alle notizie che riguardano l’esame all’Ars della manovra finanziaria.“Da troppo tempo – continuano i due sindacalisti – si aggrediscono i dipendenti regionali dicendo che sono troppi, ma poi si vogliono riaprire le assunzioni. Da anni sentiamo parlare ed invochiamo la necessità di risparmiare e di riformare la pubblica amministrazione regionale, ma di tagli veri non se ne vedono mai e di riforme nemmeno l’odore”.
“Questo governo e questa pseudo-maggioranza – aggiungono – continuano a prendere in giro i siciliani. Dimostrando una schizofrenia sospetta e dannosa. È stato troppo facile finora ‘sparare’ contro i dipendenti pubblici, in modo da nascondere tutti gli atti compiuti per difendere i privilegi di una casta politica che dimostra sempre – concludono i leader siciliani della Cisl Fp – gli stessi vizi. Gli stessi. Nonostante le annunciate rivoluzioni o le sbandierate rottamazioni”.
“E’ inutile continuare a parlare di prepensionamenti e tagli alla pubblica amministrazione quando la politica da una parte continua a non volere eliminare gli sprechi, come i tagli degli stipendi a sindaci e consiglieri comunali, ma procede anzi, e fuori da ogni logica e concerto, ad assunzioni senza senso alla Regione che già conta congrue dotazioni organiche”. Lo dice Enzo Tango, segretario generale della Uil Fpl Sicilia, che aggiunge: “Bisogna smetterla di giocare e di prendere in giro la gente. Questa riforma è necessaria, come sostiene da tempo la Uil Fpl, ma è necessario studiarla ed esaminarla in maniera seria e non dilettantistica. I siciliani sono stanchi di una politica pasticciona che tutela solo i propri privilegi e che colpisce le fasce dei lavoratori più deboli”.
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23 Aprile 2015, 17:03