23 Aprile 2018, 17:08
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PALERMO – Si fa sempre più credibile l’ipotesi che con l’approvazione della Finanziaria si proceda alla stabilizzazione degli ex Pip. Ma ecco che scoppia una “guerra dei precari”. Se vincono i lavoratori del bacino “Emergenza Palermo ex Pip” perdono i cinquemila lavoratori Asu, i lavoratori sportellisti e contrattisti delle Asp, i forestali e tutte le categorie – ce ne saranno tante non citate – a cui la politica regionale non ha rivolto il proprio occhio benevolo nei lavori di approvazione del disegno di legge che si stanno tenendo a Palazzo dei Normanni.
E così, ecco le proteste di lavoratori e sindacati. È di oggi la proclamazione, da parte di Fp Cgil Sicilia, dello stato di agitazione degli Asu esclusi dai percorsi di stabilizzazione. “Chiediamo al governo e al Parlamento regionali – afferma Clara Crocè, della segreteria della Fp – il recepimento della legge Madia per la stabilizzazione del personale Asu. In assenza di risposte non esiteremo ad andare alla mobilitazione. – e aggiunge- Molti di questi lavoratori garantiscono in nero, senza alcuna contribuzione, i servizi pubblici dal 1998. E molti di loro sono impegnati nel settore dei Beni culturali, nelle Asp e nei Comuni illegittimamente, in convenzione con le cooperative”.
“Non comprendiamo – aggiunge Paolo Montera, segretario generale della Cisl Fp Sicilia – le ragioni per cui siano state disattese le aspettative dei 5.300 lavoratori Asu che, per altro, hanno diritti garantiti anche da una norma nazionale, la cosiddetta Legge Madia. Ci aspettiamo che il governo e l’Assemblea regionale siciliana facciano tutto quanto in loro potere per tutelare questi dipendenti che da troppo tempo vedono svanire le promesse fatte dalla politica”.
La norma che prevede l’assunzione dei Pip è in un emendamento aggiuntivo al disegno di legge di stabilità per l’esercizio finanziario 2018, finito nel testo della legge di stabilità. La stabilizzazione dei precari è oggetto di una proposta congiunta, firmata dal capogruppo di Forza Italia Giuseppe Milazzo, Edy Tamajo di Sicilia Futura, Riccardo Savona (Fi) Alessandro Arico (Diventerà Bellissima) e Vincenzo Figuccia (Forza Italia). L’emendamento è stato approvato dalla commissione bilancio ed è quindi nel testo che Sala d’Ercole dovrà esaminare nei prossimi giorni.
La norma prevede a partire dall’1 gennaio 2019 l’inserimento dei lavoratori svantaggiati del bacino ‘Emergenza Palermo ex Pip’ attraverso un contratto a tempo indeterminato, anche a tempo parziale, con la società per azioni Resais. Fino a quella data il dipartimento regionale della Famiglia e delle politiche sociale continuerà a erogare un assegno di sostegno al reddito”.
La norma specifica anche le regole che i 2800 lavoratori dovranno seguire per essere assunti. Occorrerà fare richiesta per transitare alla Resais entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge, mentre chi non farà richiesta nel termine continuerà a usufruire del sostegno al reddito.
Pur essendo fra i firmatari dell’emendamento d’assunzione degli ex Pip, rimane critico, specie nei confronti del governo Musumeci, Edy Tamajo che afferma: “Il centrodestra ha preferito fare la campagna elettorale sulle stabilizzazioni ed oggi invece fa prevalere l’inerzia su questi temi. Ciò rappresenta un’occasione mancata e la dice lunga su come si sta procedendo in Sicilia. Come si può immaginare di riaprire le maglie dei concorsi alla Regione, se prima non si mette la parola fine sui precari? Auspico – prosegue – una resipiscenza del governo siciliano per dare seguito a quello che nella fase elettorale veniva presentato come un punto programmatico. Noi faremo la nostra parte responsabilmente perché sui precari siamo stati chiari ed abbiamo anche avanzato proposte. Finora il governo non ne ha fatte, le poche che sono arrivate sono a firma di deputati di vari schieramenti”.
A proposito di assunzioni, ecco due interventi proposti dall’assessore al Territorio, Toto Cordaro. Sua la paternità della norma che prevede la possibilità che i Comuni, dotati di piani contro il rischio idrogeologico, assumano professionisti nel campo delle Scienze della terra, con contratti a termine. E, altresì sua, la proposta di deroga al blocco delle assunzioni in Regione per dotare di personale l’Agenzia regionale per l’ambiente.
Tutto ciò nonostante Cateno De Luca (Misto), dopo l’approvazione notturna della manovra, avesse spiegato a Livesicilia come la Finanziaria prevedesse il “blocco totale delle assunzioni in tutti gli enti regionali controllati e all’Ars fin quando non si sarà esaurito il bacino degli ex dipendenti degli enti in liquidazione e non si sarà fatta una ricognizione e ricollocazione del personale già in forza a carico del bilancio regionale”.
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23 Aprile 2018, 17:08