Assunzioni, prebende e regali | E’ la manovrina delle “mance”

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25 Novembre 2016, 20:17

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PALERMO – Fino a ieri sera, gli enti beneficiari di contributi a pioggia previsti nella “manovrina” di assestamento erano 25. In una notte sono diventati 57. Un assalto alla diligenza, che ha rinverdito i fasti della famigerata Tabella H. Fondi per tutti, insomma. O quantomeno per enti, associazioni e fondazioni che possano contare su uno sponsor all’Ars.

Dopo la faticata della notte, però, la maggioranza è nuovamente scomparsa. Anche stasera è mancato a lungo il numero legale e la seduta è stata rinviata proprio perché l’Aula era quasi vuota. A un certo punto della seduta, come fosse il più classico (e ultimo) dei giapponesi, era rimasto solo il deputato di Sicilia Futura Michele Cimino a rappresentare i partiti alleati del governo. Il capogruppo della più grande forza di maggioranza, cioè il Pd, del resto, questo pomeriggio aveva scelto di “comiziare” in un convegno all’Ospedale Cervello, insieme all’assessore alla Salute Gucciardi – che è anche ex capogruppo e deputato regionale – e come lei, tutti gli altri. Tutti in giro, o a casa. Il più era stato fatto in commissione, del resto. Dove si è registrata la scelta del presidente Vinciullo di astenersi. Un gesto anche simbolico: la commissione Bilancio dà il via libera senza il voto del suo presidente, che la rappresenta.

Del resto, la manovrina si è rivelata, alla fine dei lavori, un albero della cuccagna. Zeppo di regali e prebende, tutti appesi all’articolo 12 del testo, che in effetti era già piuttosto fornito. C’erano già, ad esempio, nella versione “originaria”, i contributi per la Kore di Enna (saliti però a un milione e mezzo), l’ente Brass group (250 mila euro), 900 mila euro serviranno alla Sas per garantire l’apertura dei musei siciliani anche nei festivi. Al Consorzio di bonifica di Palermo andranno 250 mila euro, all’Irsap 8,4 milioni (4 milioni in meno della cifra iniziale), agli enti che gestiscono le riserve naturali andranno due milioni, mentre poco più di un milione e mezzo servirà per favorire il prepensionamento degli ex Pip, e un po’ di meno per il sostegno ai talassemici.

All’Esa andrano 1,7 milioni, mentre vengono tolti circa 400 mila euro destinati ai Cantieri di servizi dei Comuni. In compenso, ecco più di mezzo milione per la “propaganda di prodotti siciliani”. Ma la Regione che avrebbe dovuto stringere i cordoni e ridurre il personale, dopo aver previsto nuove assunzioni all’Ufficio legislativo e legale solo per l’anno in corso, ha pensato bene di eliminare quel limite temporale: e così, ecco stanziato, per i prossimi due anni, un altro mezzo milione per i nuovi dipendenti di una Regione che può contare su 1.600 lavoratori.

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Più di un milione e mezzo andrà al carrozzone Esa, 400 mila euro serviranno per favorire “l’incremento turistico”, 400 mila euro andranno all’autodromo di Pergusa tanto caro ai deputati ennesi, tra cui Mario Alloro, vicino a Mirello Crisafulli. Altri 200 mila euro sia all’Istituto zootecnico, sia all’Istituto per l’incremento ippico, enti che da anni il governo promette di “chiudere” o di fondere con altri: solo slogan, visto che anche quest’anno è arrivata la mancia. Che toccherà anche ai Consorzi di bonifica (un milione di euro), al Corfilac (300 mila euro all’ente cui tengono molto i parlamentari del Ragusano tra cui il dem Nello Dipasquale), alle associazioni di allevatori (100 mila euro).

Ecco poi una sfilza di enti e associazioni approdati nella lunga notte della Commissione, sulla legge di assestamento. Un “classico” tra le cattive abitudini della politica siciliana: le prebende vengono distribuite quasi sempre nel cuore della notte. E così, ecco saltare fuori 1,7 milioni per il contratto di servizio dell’Azienda metropolitana trasporti Catania, 100 mila euro per il Coppem, 420 mila euro per la “demolizione del rudere del Palazzo Lombardo nel comune di Santa Margherita Belice”, 50 mila euro per l’Istituto comprensivo Mario Rapisardi di Canicattì, 30 mila euro per l’”Associazione per l’arte” di Alcamo vicino al capogruppo Udc Mimmo Turano, 73 mila euro vanno alla Resais, 150 mila euro al Centro Sturzo, 180 mila euro all’Isas, 150 mila euro al Consorzio Csei.

Spunta persino il finanziamento a un festival musicale: il “Castelbuono jazz festival”, caro al deputato di Forza Italia Riccardo Savona che aveva presentato emendamenti anche in favore del Teatro Biondo al quale andranno 150 mila euro. È un ente vicino a Michele Cimino, invece, il Teatro Pirandello di Agrigento a cui andranno 100 mila euro, come alla Fondazione Piccolo di Caponovella (di Capo d’Orlando). Ci sono poi gli enti vicini ai deputati trapanesi. L’ex sindaco di Trapani Mimmo Fazio, ad esempio, ha chiesto e ottenuto 50 mila euro per il Luglio musicale trapanese, caro anche al deputato Pd Paolo Ruggirello, così come la Biblioteca Fardelliana di Trapani sulla quale pioveranno 70 mila euro. Andranno 150 mila euro, invece, al Teatro Mandanici di Barcellona Pozzo di Gotto, 300 mila euro alla Fondazione Franco e Piera Cutino, 100 mila euro al Rises, 50 mila euro alla Fondazione Leonardo Sciascia di Racalmuto e altrettanto al Centro studi pirandelliani. Centomila euro, infine, sono destinati al Centro Padre Nostro di Brancaccio a Palermo.

Ma anche fuori da questo lungo e “ricco” articolo 12, nella norma di assestamento si trovano nuove spese e persino qualche resurrezione: come quella dell’Ufficio stampa regionale, che adesso viene riproposto con un nome diverso. Di sicuro c’è che solo per gli ultimi giorni del 2016 costerà ai siciliani 20 mila euro: altri 300 mila euro costerà il prossimo anno. Ma il governo ha bisogno di far conoscere le tante cose buone fatte. A cominciare da questa manovrina di regali e prebende. Ammesso che la maggioranza a sostegno di Crocetta si presenti finalmente in Aula per approvarla.

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25 Novembre 2016, 20:17

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