30 Aprile 2024, 11:33
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PALERMO – Giovanni Giammarva e Mario Parlavecchio restano per il momento alla guida dell’Ast. Giammarva era arrivato alla guida dell’Azienda siciliana trasporti nell’aprile dello scorso anno: la sua esperienza nella governance della Partecipata regionale sembrava agli sgoccioli ma così non è.
C’è da chiudere il bilancio del 2023 e Giammarva, che svolge il suo incarico a titolo gratuito, per il momento resta alla guida della società. Resta, sempre a titolo gratuito, anche il direttore generale Parlavecchio, ormai in pensione dai quadri della Regione. L’incarico di Parlavecchio, che era in scadenza il 12 aprile come quello di Giammarva, è stato prolungato dal presidente di Ast fino al 31 luglio.
L’azienda, intanto, ha presentato il piano industriale alla Regione, i cui contenuti sono stati anticipati da LiveSicilia. Tra le misure previste ci sono l’addio alla gestione delle linee urbane, la riduzione dei chilometri percorsi da 15,8 a 12 milioni, l’accorpamento delle sedi periferiche, la riduzione graduale del parco mezzi aziendale e della forza lavoro.
La Regione, intanto, ha compiuto il primo passo per la trasformazione dell’Ast da Spa a società in house. La mossa è contenuta nella manovrina varata dal governo che stanzia 6,5 milioni di euro per provare a rimettere l’azienda in carreggiata. Il testo ora dovrà superare l’esame dell’Ars, ma se ne parlerà dopo la pausa elettorale.
Nei piani di Palazzo d’Orleans Ast, nelle vesti di società in house, dovrà occuparsi dei collegamenti considerati meno appetibili per il mercato. La formula ‘in house’ consente di non incappare nelle regole che tutelano la libera concorrenza. Per i privati, invece, alle porte il mega appalto da 819 milioni di euro sui servizi di trasporto pubblico locale extraurbano.
Il bando avrà una durata di nove anni. Le tratte da coprire dell’intera rete regionale ammontano a 52 milioni di chilometri su un totale di 64 milioni e l’affidamento dei servizi sarà frazionato in quattro lotti di gara.
Una parte del mondo sindacale, intanto, continua la mobilitazione rispetto alle modalità di definizione del piano industriale. Faisa Cisal annuncia quattro ore di sciopero per lunedì 6 maggio. Il sindacato ritiene di essere stato relegato “ai margini” delle dinamiche decisionali sulla nuova Ast. “Un fatto gravissimo”, si legge nella nota che proclama lo sciopero al quale hanno aderito anche Fast Confsal e 44 lavoratori interinali dell’azienda.
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30 Aprile 2024, 11:33