Politica

Ast, l’incognita personale sul bando per i privati: il vertice decisivo

di

07 Agosto 2024, 12:01

2 min di lettura

PALERMO – L’allarme tra i sindacati è scattato davanti ad una breve frase contenuta nel decreto dell’assessorato regionale alle Infrastrutture che avvia l’iter per l’affidamento ai privati dei servizi di trasporto pubblico extraurbano su bus. Il primo passo per la privatizzazione di un settore che finora è stato nelle mani dell’Ast, società partecipata della Regione, e di altre aziende private.

La clausola sociale

La frase è quella relativa alla clausola sociale per i dipendenti e che prevede, a norma di legge, “il trasferimento senza soluzione di continuità all’impresa subentrante”. A seguire, però, c’è la precisazione che ha fatto saltare sulla sedia i sindacati: “Il trasferimento è operante – si legge – nei limiti del fabbisogno di personale che richiede la organizzazione aziendale e opera nei limiti del personale previsto dall’organizzazione aziendale”.

I timori dei sindacati

I sindacati temono quindi per il futuro occupazionale di una grossa fetta dei 721 lavoratori Ast, di cui 175 interinali, e per quelli delle altre ditte. Per questo motivo è scattata subito la richiesta di un incontro urgente con la Regione. Il nodo sarà al centro di un incontro previsto per oggi negli uffici dell’assessorato alle Infrastrutture, guidato da Alessandro Aricò. Al tavolo siederanno Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti Ugl e Faisa Cisal.

Articoli Correlati

Il bando della Regione per il trasporto su bus

Quattro i lotti messi a bando dalla Regione che intende mettere mano al servizio di trasporto pubblico su gomma trasformando l’Ast in società in house: Palermo-Trapani; Agrigento-Caltanissetta-Enna; Messina; Catania-Ragusa-Siracusa. Un appalto da 819 milioni di euro per una durata di nove anni. Le tratte da coprire dell’intera rete regionale ammontano a 52 milioni di chilometri, su un totale di 64 milioni.

Giuseppe Lombardo

Lombardo (ScN): “Quali tratte resteranno ad Ast?”

Manca ancora il dettaglio, però, delle tratte che resteranno ad Ast ed è anche su questo aspetto che si concentra l’attenzione dei sindacati. Sul punto interviene anche il deputato di Sud chiama Nord all’Ars, Giuseppe Lombardo: “Trovo assurdo che a distanza di tanto tempo dall’annunciato bando non si conoscano ancora le tratte che resteranno nelle mani dell’Ast – dice -. Una situazione che genera una insostenibile incertezza nei lavoratori”.

Lombardo poi aggiunge: “È necessario inoltre che vengano specificate quali linee sono incluse nei servizi minimi e non assegnate nei quattro lotti della gara, richiedendo dettagli come la velocità commerciale, il corrispettivo chilometrico, e il valore dei ricavi da traffico espressi per le linee destinate alla gestione in house”. Per chiarire questi e altri dubbi l’esponente di Sud chiama Nord ha scritto al presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità dell’Ars, Giuseppe Carta, sollecitando un’audizione urgente sulla vicenda.

Pubblicato il

07 Agosto 2024, 12:01

Condividi sui social