11 Luglio 2013, 18:17
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CATANIA – Incrociano le braccia gli avvocati, e si asterranno dalle udienze fino al 16 luglio. Al foro di Catania, secondo le stime dell’Organismo Unitario dell’Avvocatori, l’adesione alla protesta arriva all’ottanta per cento. Dato importante secondo Rosario Pizzino, rappresentante catanese dell’Oua che spiega a LiveSiciliaCatania i motivi dello sciopero iniziato il 9 luglio. “Le motivazioni risiedono nel cosiddetto decreto “Del Fare” varato dal Ministro Cancellieri che avrebbe dovuto portare delle semplificazioni alla giustizia civile, ma che invece ha sostanzialmente riproposto l’istituto della media conciliazione obbligatoria che nel novembre dello scorso anno la Corte Costituzionale l’aveva dichiarata incostituzionale. E’ stato riproposto – aggiunge l’avvocato – con le analoghe modalità e noi riteniamo che questo istituto anzichè modificare le procedure giudiziarie costituisca di fatto un ulteriore limite all’accesso alla giurisdizione che comporta dei costi notevoli per i cittadini e per gli utenti del servizio giustizia. L’avvocatura – chiarisce Pizzino – ha contestato soprattutto il metodo adottato dal Ministro che ha emanato queste misure senza consultarci”. I primi risultati sembrano arrivare tanto che la “Cancellieri ha manifestato una certa apertura a ridiscutere su alcuni punti e noi – conclude il rappresentante dell’Oua siamo pronti a passare dalla protesta alla proposta”.
L’astensione, però, porta dei disagi al sistema giustizia italiano, già fortemente in stallo per diverse problematiche dovute soprattutto al deficit di risorse, sia umane che finanziarie, oltre che a quelle procedurali e burocratiche. Il consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Catania, Antonino Ciavola, utilizzando un confronto tra categorie professionali spiega come l’astensione dalle udienze abbia quasi un effetto boomerang sul lavoro dell’avvocatura. “Altre categorie professionali, come i tassisti ad esempio – dichiara a LiveSiciliaCatania – usano bloccare le strade e quindi danneggiare in qualche modo l’utenza e i cittadini, questa nostra protesta invece danneggia principalmente noi perchè l’allungamento della causa significa per l’avvocato non guadagnare. Noi colpiamo soprattutto noi stessi, ma continuiamo a farlo perchè non abbiamo altri strumenti per farci ascoltare”.
Gli effetti dell’astensione degli avvocati sarà quello di far slittare diverse udienze. “Saranno garantiti i processi urgenti – spiega Ciavola – come quelli con imputati detenuti, di esecuzione di sfratto o di separazione dei coniugi, questi si trattano comunque perchè si ritiene l’interesse del cittadino, per il resto tutto sta alla sensibilità del giudice se rinviare a breve oppure approfittare in un certo qual modo dell’astensione degli avvocati e posticipare anche di un anno, a quel punto – conclude il consigliere – ci sono delle colpe da imputare sulla lentezza”.
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11 Luglio 2013, 18:17