Astro Luca ricevuto al Comune: |”Non ho perso la mia identità”

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18 Aprile 2014, 13:29

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CATANIA – È arrivato al Palazzo degli Elefanti puntuale e “scortato” dai compagni d’avventura spaziale il maggiore dell’aeronautica militare Luca Parmitano. Ad accoglierlo insieme ai colleghi di missione, l’americana Karen Nyberg e il comandante russo Fyodor, è stato il vicesindaco Marco Consoli, gli assessori, il presidente del consiglio comunale Francesca Raciti e Vincenzo Sicusio, comandante del 41esimo stormo della base militare di Sigonella. Una visita cominciata con un breve incontro privato tra i protagonisti della missione “Volare” e le autorità, proseguita con l’omaggio dell’astronauta siciliano al reliquiario di Sant’Agata e conclusasi con la consegna ufficiale del premio “Candelora d’oro 2014”.

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In realtà, la cerimonia di riconoscimento era stata già effettuata, in occasione delle festività agatine, via Skype tra il sindaco di Catania e l’astronauta impegnato a Houston. “Andare all’estero – ha detto Parmitano – non vuol dire perdere la propria identità. Noi siamo visti come sognatori, designer, creativi, gente che si impegna nel proprio lavoro perché dotata di una preparazione di base che può contribuire altamente alla conoscenza internazionale. Ecco perché sono in disaccordo con chi parla di fuga dei cervelli. Io, francamente, non ho mai visto un cervello che con le proprie gambe fugge! I cervelli non scappano, si muovono. È uno scambio interculturale e noi italiani, nell’era della globalizzazione, abbiamo il dovere di dare il nostro contributo all’Europa”. E ricordando i giorni trascorsi in orbita, l’astronauta ha aggiunto: “Ho visto le terre degli uomini e sono senza confini. I fiumi e le montagne appaiono come fili sottilissimi dall’alto, questo semplicemente perché in realtà le barriere sono state inventate dall’uomo”.

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18 Aprile 2014, 13:29

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