19 Aprile 2015, 19:37
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PALERMO – Il Palermo vince e per oltre un tempo convince. Il Genoa va al tappeto al ‘Barbera’ e costituisce l’ennesimo scalpo portato a casa dagli uomini di Iachini, che nella seconda domenica consecutiva in cui le punte non vanno a segno, trovano nuova linfa in fase realizzativa da Ivajlo Chochev, autore della doppietta che ha steso il Grifone e giunto a tre reti in due partite. Ma a far storcere il naso in casa Palermo è la netta differenza di rendimento, almeno nelle ultime gare, dei due uomini di riferimento sul piano realizzativo della squadra, sia sul fronte dei gol fatti che per quelli procurati. Paulo Dybala e Franco Vazquez viaggiano a due velocità di crociera diametralmente opposte tra loro, e questa volta non facciamo riferimento né alla rapidità della Joya né al ritmo compassato del Mudo.
Paulo Dybala è stato ancora una volta il mattatore in casa Palermo, nonostante non sia riuscito a trovare la via della rete, così com’è accaduto sette giorni fa a Udine. Il numero 9 rosanero ha propiziato entrambe le reti firmate da Chochev. L’azione del primo gol nasce da una verticalizzazione micidiale della Joya per Rispoli, il cui tiro parato da Lamanna è stato ribadito in rete dal bulgaro. Il secondo gol è nato dal salvataggio in scivolata di Rigoni che è divenuto lo sparo di uno starter per Dybala, il quale ha manifestato in questa azione la grande maturità acquisita in questa stagione: la tentazione di andare a concludere era forte, ma Paulo ha atteso i compagni, e non appena è apparsa la sagoma di Chochev l’assist è stato puntuale. E com’è accaduto a Udine, l’argentino, osservato da vicino dal ct dell’Albiceleste Martino, ha colpito un legno: una traversa clamorosa sulla quale si è infranta una conclusione magica, molto simile a quella che, nella gara d’andata, sbloccò il risultato.
E se Dybala continua a stupire, Vazquez inizia a deludere. El Mudo sta vivendo il momento più buio e difficile della sua grande stagione, che lo ha portato fino in Nazionale. Nei 90 minuti del ‘Barbera’ contro il Genoa si è visto un Vazquez fuori dal gioco per la maggior parte delle azioni costruite dai rosanero, sviluppatesi perlopiù sulle corsie laterali e attraverso le iniziative di Lazaar e Rispoli, aiutati rispettivamente da Chochev e da Rigoni. E nelle poche occasioni in cui l’italo-argentino ha provato a mettersi in mostra, sono arrivate tante palle perse a causa di un dribbling di troppo o di una giocata effettuata con tempi e modi sbagliati. Franco ha così confermato le impressioni avute da osservatori e addetti ai lavori nelle scorse settimane, con prestazioni al di sotto degli standard (straordinari) tenuti in stagione.
Così, in un’altra bella giornata per i colori rosanero, ecco che si registra un’altra prova a due facce dei due principi del gol rosanero. Anche se ciò che conta di più, come ci insegna la storia di questo bellissimo gioco, è ottenere risultati.
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19 Aprile 2015, 19:37