27 Ottobre 2019, 09:45
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Gli Usa hanno lanciato un raid nel nord della Siria contro il leader dell’Isis Abu Bakr al-Baghdadi che si sarebbe ucciso. Verifiche sono in corso ma fonti del Pentagono fanno sapere che il terrorista, sorpreso all’interno di un compound mentre era in compagnia di alcuni familiari, si sarebbe fatto saltare in aria azionando un giubbotto esplosivo che portava addosso. Per questo motivo solo la prova del Dna potrà dare la certezza della sue morte. La detonazione avrebbe ucciso anche due delle mogli di al Baghdadi che erano accanto a lui. L’operazione, top secret, approvata da Trump una settimana fa, sarebbe scattata ieri. Lo stesso presidente americano ha reso noto che oggi alle 15 italiane rilascerà una dichiarazione e su Twitter annuncia: ‘E’ appena successo qualcosa di molto grande’. L’Osservatorio siriano per i diritti umani conferma che c’è stato un attacco contro un “leader jihadista” a Barisha, nella regione di Idlib, a pochi chilometri dal confine con la Turchia. Social media e siti internet legati all’Isis non confermano per il momento la morte di Abu Bakr al Baghdadi ma esortano i seguaci in tutto il mondo a “continuare la jihad anche se la notizia fosse vera” definendo già il loro leader come “martire della guerra santa”. Lo scrive su Twitter Rita Katz, direttore del Site, il sito che monitora il jihadismo sul web.
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27 Ottobre 2019, 09:45