Attentati, affari, famiglia|Ecco i pizzini di Raccuglia

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19 Dicembre 2009, 09:43

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Un attentato al magistrato Antonio Ingroia, affari nell’edilizia, documenti privati e la guerra con i Lo Piccolo: “S”, il magazine che guarda dentro la cronaca, torna in edicola con tutti i documenti integrali che il Veterinario voleva nascondere al momento della cattura. Nei pizzini Raccuglia appunta: “Giacca di sbirro come è finita. Ha detonatori e miccia mi servono; x i ferri come è finita?; un posto sicuro, camionetta”. Secondo gli investigatori, l’obiettivo dell’attentato progettato dall’ex superlatitante sarebbe il magistrato che sta seguendo le più delicate inchieste di mafia del momento, che nella zona di Calatafimi è solito trascorrere la villeggiature.
Al momento dell’arresto, infatti, Mimmo Raccuglia ha cercato di disfarsi di una borsa in pelle nera. Al suo interno c’era un kit da killer: una mitraglietta di fabbricazione cinese e due pistole (una calibro 357 e un’arma svizzera), decine di guanti da chirurgo e numerosi proiettili. E Raccuglia ha detto ai poliziotti della Catturandi: “Questa volta vi è andata bene”. Oltre al pizzino che parla dei preparativi ce n’è un altro: “Caro fratello, o chiesto a (omissis) di mettere la macchina nel palermitano e semmesso subbito a disposizione, ti manda 5 litri d’olio e tanti saluti. Sono andato arritirare la macchina e nollanno portata perché era un tipo diversa, mi ha fatto conoscere il nuovo postino, e ciò insegnato un posto per il lancio”. In un terzo documento si parla ancora della camionetta: “A merito la macchina dovrei trovarla ora prima di partire”.
Negli altri documenti trovati nel covo, invece, si parla di come curare le piante, ma anche della dieta che il superlatitante doveva seguire scrupolosamente e della contabilità della famiglia di sangue del boss di Altofonte: tra le sue carte è stato trovato anche un foglio scritto al computer con la data d’inizio delle lezioni, quella delle vacanze di Natale e Pasqua e i giorni di conclusione del quadrimestre. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, inoltre, Raccuglia avrebbe soci occulti nel settore delle costruzioni.
Nel numero in edicola da oggi spazio anche ai segreti della latitanza di Gianni Nicchi e Gaetano Fidanzati, alle trascrizioni integrali della deposizione di Gaspare Spatuzza, sentito a Torino nell’àmbito del processo al senatore del Pdl Marcello Dell’Utri, alle ultime rivelazioni sulla latitanza di Gerlandino Messina a Favara e a un’inchiesta sul tram di Palermo: il nuovo mezzo di trasporto è già costato ai palermitani due milioni di euro in consulenze, ma non è ancora pronto.

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19 Dicembre 2009, 09:43

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