Augusta, dopo otto anni rigettate | le accuse per quattro poliziotti

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10 Giugno 2013, 13:12

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SIRACUSA – Una storia a colpi di carte bollate che si è conclusa, dopo otto anni di procedimenti penali e civili, con il rigetto della domanda risarcitoria avanzata da un cittadino nei confronti di quattro agenti di polizia e del Ministero degli interni.

Protagonisti della querelle, che è poi sfociata in un’articolata vicenda giudiziaria, sono stati un residente di Augusta e quattro poliziotti megaresi, difesi dagli avvocati Massimo Filiberto e Isabella Altana. Teatro della vicenda, Augusta (Siracusa) dove, nel 2005, durante i consueti controlli di polizia nei pressi dei giardini pubblici, la polizia fermò un’automobile che procedeva in controsenso e il cui conducente (un megarese le cui iniziali sono C.C.) risultava privo della patente di guida speciale necessaria in quanto affetto da un handicap fisico. Poiché a bordo della vettura vi erano anche due minorenni e un altro uomo privi di documenti di riconoscimento, tutti vennero condotti in commissariato scatenando l’ira del megarese, che decise di querelare per calunnia gli agenti. Ha avviato, così, due procedimenti penali nei loro confronti innanzi la Procura della Repubblica di Siracusa, che si sono però conclusi con l’archiviazione per infondatezza della notizia criminis.

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Non contento, l’uomo ha anche citato in giudizio per il risarcimento dei danni i quattro agenti e il Ministero dell’Interno: richieste risarcitorie che sono state rigettate dal Giudice del Tribunale di Catania, Nicola Crascì, accogliendo dunque la tesi della difesa.

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10 Giugno 2013, 13:12

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