27 Giugno 2017, 20:40
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PALERMO – “Siamo più numerosi in occasione delle Conferenze dei capigruppo che in Aula”. È una ironia amara, quella del presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone. Pochi minuti prima, la massima carica di Palazzo dei Normanni aveva dovuto leggere ad alta voce il risultato di una richiesta di verifica del numero legale. Tra gli scranni di Sala d’Ercole sedevano appena 23 deputati su novanta.
E così, è saltato in aria, prima ancora di essere realmente esaminato, il cosiddetto “collegato” alla Finanziaria. Una vera e propria “manovra aggiuntiva” che sembra essere cara a tutti i parlamentari. Che però, hanno disertato la seduta di oggi, facendo mancare il numero legale per due volta. La seconda è stata decisiva, e ha costretto Ardizzone a rinviare la seduta a domani.
Ma a questo punto, in bilico è l’intero disegno di legge, dal quale Ardizzone ha già stralciato una ventina di articoli, ma che resta comunque assai corposo: oltre sessante norme presenti nel testo, dalla liquidazione di Riscossione Sicilia alle norme sulle società partecipate, passando per finanziamenti per l’Irsap.
L’Aula, però, oggi era praticamente vuota. E così, ecco la protesta dello stesso Ardizzone: “Mi sembra indecoroso continuare così – ha detto Ardizzone – domani in conferenza dei capigruppo dobbiamo capire se è il caso di andare avanti con il ‘collegato’ o fermarci qui. C’erano problemi nelle commissioni che nel frattempo sono stati superati, ma se non ci sono i deputati in aula non ha senso continuare in questo modo”.
E in effetti i presenti erano davvero pochi. I loro nomi, insieme a quelli degli assenti, nella foto a fianco. E così, tutto rimandato a domani alle 15, quando si svolgerà una conferenza dei capigruppo per capire come proseguire. Di certo, l’inizio non è stato tra i più incoraggianti. Già in occasione del primo articolo, che prevedeva un finanziamento ulteriore di 3,9 milioni all’Irsap, ecco i dubbi sulla copertura finanziaria della norma. Le somme, infatti, si sarebbero sbloccate solo in seguito al raggiungimento di alcuni risultati di gestione nella Sanità siciliana. “Ma la copertura deve essere certa”, ha obiettato il presidente della Commissione bilancio Vincenzo Vinciullo. Così, l’articolo è stato accantonato. Ma dubbi simili sono stati sollevati anche in occasione del secondo articolo, che riguarda il trattamento pensionistico “integrativo” per gli ex dipendenti dei Consorzi Asi. Anche questo messo da parte in attesa delle verifiche. E l’Ars si è fermata lì, prima di affrontare l’articolo sui Consorzi Universitari. “E’ indecoroso”, la protesta di Ardizzone. E solo domani si capirà se il collegato, con i suoi sessanta articoli, dovrà essere riposto definitivamente nel cassetto.
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27 Giugno 2017, 20:40