01 Luglio 2017, 13:05
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CATANIA – La Crisi non finisce più, almeno nel nostro territorio. “Catania è la quinta città in Italia, la prima in Sicilia, per aumento della Cassa integrazione. Più 649.3% per cento da aprile a maggio”. A lanciare l’allarme è il segretario generale della Uil di Catania, Fortunato Parisi, commentando il nuovo Rapporto firmato dall’Unione Italiana del Lavoro sul ricorso alla cassa integrazione in Italia: “Sono rari i più nelle tabelle degli indicatori economici nel nostro territorio – aggiunge – E non possiamo certo essere lieti di quello che precede il dato sulla Cig”.
Numeri che descrivono le dinamiche di una ripresa che sotto il Vulcano è tutt’altro che agganciata. Stando allo studio elaborato dal Servizio Politiche del Lavoro guidato dal segretario confederale Guglielmo Loy, a maggio la Cassa è diminuita del 14.4 per cento in Sicilia e cresciuta del 70.3 nel Paese. In terra d’Etna, invece, è letteralmente schizzata in alto: “Ciò è innanzitutto avvenuto – commenta Fortunato Parisi – a causa di una lievitazione di ore di Cig straordinaria, che sono passate da 4mila 416 a 74mila 821. Sono segnali di un sistema produttivo in stato di asfissia per mancanza di infrastrutture e investimenti. Per questo la Uil ha recentemente salutato con favore la firma che avvia i cantieri di ristrutturazione in 17 plessi scolastici nell’ambito del Patto per Catania, ma aspettiamo con ansia la realizzazione dei progetti di maggiore portata strategica, occupazionale e finanziaria”.
Il Rapporto Uil, che ricorda come ai dati sulla Cig vadano sommati quelli del nuovo Fondo di Integrazione Salariale-Fis non ancora a pieno regime per ritardi nella lavorazione delle pratiche, cita anche i “numeri” del periodo gennaio-maggio a confronto con lo stesso periodo del 2016. A Catania, per effetto della progressiva scomparsa della Cassa in deroga, la Cassa integrazione è in calo del 37.9 per cento mentre la media nazionale segna un meno 43.1 e quella siciliana un meno 27.1: “Questa tendenza al ribasso nel nostro territorio s’è bruscamente interrotta in maggio e ciò deve rappresentare un motivo di allarme tanto per le istituzioni politiche quanto per le organizzazioni produttive”, esclama il segretario generale del “Sindacato dei Cittadini”.
Fortunato Parisi aggiunge: “Il Rapporto Uil fotografa ancora una volta, con oggettività matematica, la condizione di sofferenza che attanaglia questa provincia. Uno stimolo ulteriore alla nostra azione sindacale, per lo sviluppo e la tutela del lavoro. Che significa anche difesa di uno strumento, la Cassa integrazione, da qualcuno messo irresponsabilmente e ripetutamente in discussione. A costoro vorremmo ricordare che nella sola Catania la Cig ha salvaguardato nei primi cinque mesi del 2017 ben mille 323 posti di lavoro”.
“Una ragione in più – conclude Parisi – per sostenere la battaglia della Uil di Carmelo Barbagallo in favore di una chiara, urgente, scelta politica che riconosca l’urgenza di non ridurre la protezione sociale e, nel contempo, affronti con coraggio e risorse la questione del rafforzamento della rete delle politiche attive, capaci di offrire concreta speranza a chi non si rassegna a essere un esubero!”.
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01 Luglio 2017, 13:05