22 Marzo 2021, 12:51
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CATANIA. “Oggi, la Sicilia nonostante l’aumento dei contagi nell’ultima settimana non può considerarsi in zona di emergenza”. Lo ha detto il presidente della Regione, Nello Musumeci, a margine dell’inaugurazione della nuova struttura di pneumologia per pazienti Covid all’ospedale Garibaldi Centro di Catania.
“Le zone rosse? Non si pensano – ha sottolineato Musumeci – si decidono nel tempo di qualche ora, non si pianificano”.
Il governatore spiega i particolari: “Se il numero dei contagi è particolarmente alto e arriva la conferma da parte del Dipartimento prevenzione e la richiesta non vincolante dei sindaci, quel Comune viene dichiarato zona rossa”.
“Diventa una necessità – conclude Musumeci – per evitare che il contagio possa dilagare e resta sempre una scelta sofferta”.
Il presidente della Regione ha inaugurato 16 nuovi posti di terapia sub-intensiva all’ospedale Garibaldi-Centro di Catania. Presenti anche gli assessori alla Salute Ruggero Razza e alle Politiche sociali Antonio Scavone, il direttore generale dell’Azienda sanitaria Fabrizio De Nicola e il sindaco Salvo Pogliese.
“Questa è la prima delle 79 opere che siamo stati autorizzati a realizzare da Roma – ha detto Musumeci – è una grande soddisfazione. La Sicilia, in questa vicenda del Coronavirus, ha dimostrato di avere le carte in regola per competere con quelle regioni, soprattutto del Nord, considerate infallibili sul piano dell’efficienza”.
Il reparto, che verrà impiegato dai Covid team polispecialistici (Pneumologia, Medicina e Neurologia), realizzato nello storico Palazzo Signorelli, potrà, in caso di necessità, trasformare i posti in terapia intensiva. L’Azienda ospedaliera, attraverso i contributi comunitari del Fesr, ha realizzato le opere murarie e gli impianti fissi, mentre tutte le attrezzature sono state fornite con il supporto della Struttura commissariale per l’emergenza Covid.
Attualmente sono una trentina i cantieri aperti nell’Isola, in appena quattro mesi, dagli Uffici guidati da Tuccio D’Urso, soggetto attuatore del presidente della Regione per l’edilizia sanitaria. Procede, quindi, il Piano di potenziamento delle strutture sanitarie siciliane, gestito dalla struttura che fa capo al governatore siciliano nelle vesti di commissario delegato, tanto da fare l’Isola la prima regione nell’avanzamento del programma di riqualificazione della Rete ospedaliera.
Entro fine mese saranno aperti anche due reparti all’ospedale di Ribera: terapia intensiva e sub-intensiva. Il Piano riguarda 16 delle 19 Aziende ospedaliere della Regione: il punto d’arrivo è portare a 700 i posti di terapia intensiva complessivamente disponibili nel territorio e adeguare le strutture dei pronto soccorso.
E’ prevista una spesa di 240 milioni di euro, provenienti dal Piano nazionale varato dalla Struttura guidata dal generale Francesco Paolo Figliuolo, nuovo commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 e da un co-finanziamento della Sanità regionale.
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22 Marzo 2021, 12:51