Palermo Aumenti Irpef e Tari, corsa contro il tempo: Le Donne scrive all'Aula - Live Sicilia

Aumenti Irpef e Tari, corsa contro il tempo: Le Donne scrive all’Aula

Entro il 30 giugno va approvato il bilancio di previsione

Lunedì Roberto Lagalla si insedierà come nuovo sindaco di Palermo, ma per il nuovo consiglio comunale i tempi saranno più lunghi e per qualche altra settimana resterà in carica l’uscente. Una prassi normale e consolidata, se non fosse che su Sala delle Lapidi incombe una spada di Damocle: entro il 30 giugno, infatti, va approvato il bilancio di previsione 2022 ma la quinta città d’Italia non ha approvato nemmeno quello 2021, per non parlare delle delibere necessarie a far restare in piedi il piano di riequilibrio voluto da Leoluca Orlando.

Scadenze tanto impellenti da aver spinto il Segretario generale Antonio Le Donne a scrivere ai consiglieri ancora in carica, sollecitandoli ad approvare tre delibere rimaste in stand by: l’aumento dell’Irpef, l’aumento delle tariffe dei mercati generali (ittico e ortofrutticolo) ma soprattutto le nuove tariffe Tari che varrebbero 132 milioni di euro. Atti che il Segretario definisce “urgenti”, anche perché sono i cardini del piano di riequilibrio con lo Stato (al momento congelato) e del bilancio 2022.

Insomma, il consiglio comunale uscente (con Lagalla già insediato) dovrebbe approvare come ultimi atti una raffica di aumenti delle tasse e il tutto nell’arco di due settimane. “L’uscente consiglio dovrà affrontare, almeno, un’ultima patata bollente, ovvero quella di decidere se aumentare le tariffe Tari 2022 di circa 5 milioni di euro – dice Ugo Forello, rieletto in consiglio comunale – Ciascuno si assumerà le proprie responsabilità, a partire dalla nuova maggioranza del sindaco Lagalla che avrà la responsabilità di dover fare approvare l’atto”.

Documenti che, per Leoluca Orlando, andrebbero approvati anche superando il consiglio comunale, tanto da essersi rivolto al commissario nominato dalla Regione per il bilancio 2021, Antonio Garofalo, perché si sostituisca a Sala delle Lapidi anche per l’aumento dell’Irpef. Una richiesta che Garofalo, in una nota durissima, rispedisce al mittente dichiarandosi “totalmente estraneo sia alla procedura di riequilibrio che al procedimento di approvazione del bilancio di previsione 2022/2024”. “Dispiace dover constatare – continua il commissario regionale – l’incomprensibile tentativo di coinvolgere il sottoscritto nel procedimento di approvazione del bilancio di previsione 2022/2024 degli atti ad esso connessi e propedeutici, alcuni dei quali di supporto principalmente al piano di riequilibrio finanziario pluriennale e capi saldi di questo atteso accordo Stato/Comune, giustificando tale tentativo, espresso con l’errato invito a surrogare l’organo consiliare per la sua ‘.. perdurante inattività..’ e per la valenza delle suddette proposte i cui dati contabili e solo i dati contabili dovranno essere indicati nell’annualità 22 del bilancio 21/23”.

“Orlando, purtroppo, finisce in modo pessimo – aggiunge Forello – Con un ultimo atto a firma del Segretario generale ha chiesto al Commissario ad acta di sostituirsi al consiglio e approvare gli insostenibili aumenti dell’Irpef. Richiesta, per fortuna, rispedita al mittente”.


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