07 Ottobre 2010, 11:22
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“O il piano rifiuti salta fuori entro dieci giorni o saremo costretti a riprenderci i poteri commissariali sull’emergenza”. E’ l’ultimatum lanciato dal ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo al presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo. In un’intervista a Repubblica-Palermo, la Prestigiacomo spiega che “il governatore aveva due mesi di tempo – a partire dal 22 luglio -. Abbiamo già preparato una diffida che concede ancora dieci giorni”.
Lombardo, in una lettera inviata alla Protezione civile, mette nero su bianco che lo Stato non ha ancora versato i 200
milioni dei Fas che occorrono per la realizzazione del piano e diffida il governo nazionale a realizzare i termovalorizzatori voluti dal suo predecessore, Salvatore Cuffaro. “Non credo – dice la Prestigiacomo – che servano questi soldi per predisporre il piano, né per realizzare i termovalorizzatori che notoriamente vengono costruiti con le risorse dei privati”. Il ministro boccia, infine, l’ipotesi avanzata da Lombardo di spedire i rifiuti in Germania e di realizzare una discarica nella Valle del Dittaino, nell’Ennese: “Vorrei capire – dice – in quale piano rifiuti è prevista una discarica che ha un impatto così rilevante su un territorio dove c’é un’importante produzione di grano di alta qualità. Ed è assurdo pensare di portare i rifiuti nell’altro capo del Continente. Si dovrebbe puntare sulla differenziata e sullo smaltimento della quota rimanente attraverso la termovalorizzazione”.
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07 Ottobre 2010, 11:22