03 Giugno 2020, 12:05
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CATANIA – Protesta degli autisti, stamani, in piazza Università. A far sentire la propria voce sono stati i lavoratori e le aziende del comparto N.C.C. (noleggio con conducente). Presente in piazza, insieme a imprenditori e lavoratori, Giuseppe Contrafatto presidente regionale federnoleggio di Confesercenti. “Siamo stati completamente ignorati dal Governo centrale. Il nostro comparto avrà un fatturato zero nel 2020 – dichiara Contrafatto – con le prenotazioni tutte già annullate, i tour operator fermi e una ripartenza che non si prevede prima di marzo del 2021”. La richiesta di tutto il comparto è la sospensione di mutui, leasing e tasse. “Abbiamo ricevuto una sospensione delle spese fino a settembre prossimo – continua Contrafatto – ma il 1° ottobre cosa succederà? Le aziende sono a rischio fallimento”.
Il settore N.C.C. comprende le auto, i minivan, i bus turistici, i natanti e le motocarrozzette riservati ai turisti che arrivano nella nostra terra, ai gruppi organizzati e alle gite scolastiche. In Sicilia sono circa 4000 le aziende e circa 10000 i lavoratori coinvolti dalla crisi post Covid-19. “Le nostre aziende sono collegate a doppio filo con il settore turistico internazionale, quello dei gruppi organizzati e quello scolastico che in questo momento sono totalmente fermi – prosegue Contrafatto – insieme a tutto l’indotto che il comparto genera. Concessionari di bus e auto, carrozzerie e officine meccaniche, aziende che si occupano dei pezzi di ricambio – sottolinea – sono tutte attività collegate al nostro settore”.
Le aziende di N.C.C. in Sicilia avranno un contributo a fondo perduto che è stato approvato nell’ultima Legge regionale di stabilità. “Non conosciamo ancora la somma a fondo perduto prevista dalla Regione per le nostre aziende – precisa Contrafatto – attendiamo che il censimento determini l’intervento economico. Ma sarà sempre una piccola mano d’aiuto: è il governo centrale che deve adottare provvedimenti urgenti. Nella nostra regione il comparto N.C.C. muove economie importanti con cifre a nove zeri” – tuona.
Una protesta ordinata quella di stamattina con mascherine e distanziamenro. In piazza, in rappresentanza del settore, solo 10 veicoli tra berline e minivan.
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03 Giugno 2020, 12:05