05 Aprile 2019, 16:11
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PALERMO – Stop agli abbonamenti agevolati per le grandi aziende come Telecom e Unicredit o per i grandi enti pubblici come il Comune o l’ex Provincia. Anzi no, gli abbonamenti resteranno e per martedì è già convocata una riunione per trovare una soluzione al problema. L’Amat fa marcia indietro e, per bocca dell’amministratore unico Michele Cimino, annuncia la convocazione di dirigenti e funzionari per ripristinare a Palermo gli abbonamenti per le grandi strutture.
Si tratta di quelle formule pensate per grandi realtà pubbliche o private e che hanno un elevato numero di dipendenti (almeno 50) che compiono ogni giorno percorsi simili: un modo per disincentivare il mezzo privato, e quindi far diminuire il traffico, e al tempo stesso garantirsi un buon introito con gli abbonamenti. La formula costa 45 euro per tre mesi con quattro linee di autobus a scelta.
Peccato che l’Amat, qualche giorno fa, abbia inviato una disposizione ai suoi clienti annunciando lo stop alle tariffe scontate. “Amat Palermo – si legge in una nota – sta valutando la sostenibilità finanziaria dell’abbonamento Grandi strutture. In ogni caso sono garantiti l’emissione e il rinnovo fino al 30 giugno, termine in cui questa azienda si riserva l’opzione di rimodulare o eliminare del tutto tale tipologia di abbonamento dal proprio piano tariffario”. Un annuncio che ha fatto subito il giro degli utenti, provocando proteste e lamentele arrivate sino ai vertici di via Roccazzo. “Ho convocato per martedì i responsabili dell’area commerciale, così da trovare le giuste soluzioni al problema”, assicura infatti Cimino a LiveSicilia.
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05 Aprile 2019, 16:11