16 Aprile 2023, 13:32
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PALERMO – “Appare almeno sbrigativo, se non peggio, liquidare la mobilitazione di migliaia di siciliani e di tantissimi amministratori locali, rispondere alle ragioni del nostro “Autonomia differenziata? No, grazie!”, con un invito ad “andare oltre la demagogia”. Al presidente della Regione, Renato Schifani, replichiamo dicendo che non c’è alcuna demagogia nel chiedere, come finora abbiamo inutilmente fatto, un confronto di merito, non di schieramento politico, sulle motivazioni che lo hanno spinto a dire di sì al disegno di legge Calderoli”.
Lo dichiarano i segretari generali di Cgil e Uil Sicilia, Alfio Mannino e Luisella Lionti, che aggiungono: “Il presidente Schifani voglia rispondere, tra l’altro, alle obiezioni di autorevoli giuristi sul paradosso rappresentato da una legge ordinaria, qual è appunto il cosiddetto ddl Calderoli, che rischia di accreditare ad altre Regioni prerogative e competenze superiori a quelle assegnate alla Sicilia con norma di rango costituzionale. Né a ciò si può rimediare con l’evidente sgrammaticatura giuridica di attribuire alla Sicilia quelle competenze con legge ordinaria, anziché costituzionale! Inoltre, poiché lo stesso Governatore ha fatto riferimento ai Livelli essenziali delle prestazioni, i Lep, saremmo curiosi di sapere come questi contenitori saranno riempiti di contenuti, ovvero di risorse. A oggi tutto ciò resta un enigma, una inquietante nebulosa, a maggior ragione in considerazione delle tante scatole vuote di cui sono lastricate le strade della nostra Sicilia e del nostro Sud”.
Per i sindacati “sarebbe bello, poi, conoscere quali siano gli impegni del ministro Calderoli in materia di risorse compensative, mentre nel Documento di Economia e Finanza appena approvato dal Governo non si vede l’ombra di un euro sull’insularità. Neanche i 50 milioni già concordati tra Stato e Regione, quando governatore era l’attuale ministro Nello Musumeci e Gaetano Armao assessore”. Mannino e Lionti così concludono: “Non è demagogico preoccuparsi, come fanno Cgil e Uil insieme con tante organizzazioni e associazioni, delle differenze che negano dignità a territori e popoli di questo nostro Paese. Se Caltanissetta, dove non a caso abbiamo voluto tenere la manifestazione di sabato, e le altre province siciliane sono agli ultimi posti per qualità della vita e livelli occupazioni in Italia, la spiegazione sta tutta in scelte assunte altrove che purtroppo sono passate con il silenzio, se non addirittura con l’avallo, delle nostre istituzioni politiche”.
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16 Aprile 2023, 13:32