Ansaldo Breda, c'è l'intesa |I lavoratori saranno ricollocati - Live Sicilia

Ansaldo Breda, c’è l’intesa |I lavoratori saranno ricollocati

Il sottosegretario Vicari: "105 lavoratori verranno assorbiti entro il 30 settembre in Ferrovie dello Stato (65 in RFI e 40 in Trenitalia) mentre i restanti verranno collocati in Finmeccanica".

L'annuncio
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PALERMO – “Dopo un delicato ma produttivo lavoro certosino abbiamo raggiunto l’accordo sulla vertenza ‘AnsaldoBreda’ di Carini-Palermo. Grazie all’accordo tra aziende, sindacati e Ministero dello Sviluppo Economico 105 lavoratori verranno assorbiti entro il 30 settembre in Ferrovie dello Stato (65 in RFI e 40 in Trenitalia) mentre i restanti verranno collocati in Finmeccanica al termine del completamento delle attività in essere. Altra grande notizia è quella riguardante la permanenza di questi lavoratori nell’area di Carini e di Palermo. Un grazie particolare va alle Rsu presenti al tavolo che con grande senso di responsabilità hanno collaborato per la definizione dell’accordo” è quanto ha dichiarato il sottosegretario allo Sviluppo economico Simona Vicari al termine del tavolo Ansaldo Breda tenutosi oggi presso il ministero dello Sviluppo Economico.

All’incontro hanno preso parte Ansaldo Breda, Finmeccanica, Fim Fiom e Uilm, il Ministero allo Sviluppo economico e la Regione siciliana. “Dato che lo stabilimento di Carini era rimasto fuori dalla vendita al gruppo Hitachi a differenza di Napoli, Pistoia e Reggio Calabria, – spiegano Ludovico Guercio segretario Fim Cisl Palermo Trapani e Giancarlo Campagna Rsu Fim Ansaldo – abbiamo dovuto trovare una soluzione per salvare i 140 posti di lavoro, ma resta l’amaro per aver perso a Palermo anche il settore delle costruzioni di treni, altro ramo industriale che se ne va via dalla nostra città”. Sessantacinque lavoratori passeranno a Rfi per la manutenzione dei treni nel sito di Carini che viene ceduto gratuitamente. Altri 40 a Trenitalia sempre per le stesse attività nelle sedi palermitane della società. Tutti seguiranno dei corsi di formazione a partire da novembre. Il resto degli operai, fra possibilità di pensione con la Fornero e opzione di trasferimento in altri siti Ansaldo d’Italia e l’unica azienda Finmeccanica di Palermo la Select Es, saranno salvaguardati. “Non potevamo di certo far subire ai lavoratori le gravi conseguenze di escludere Carini dalla vendita del gruppo, con la grave crisi occupazionale vissuta dalla nostra città – aggiungono Guercio e Campagna – sarebbe stato un pesantissimo colpo”. “Ma ciò che manca è una visione industriale” commenta Daniela De Luca segretario Cisl Palermo Trapani “il risultato della tutela dei livelli occupazionali è fondamentale, ma come ribadiamo da tempo, bisogna guardare anche oltre, ad una vera politica regionale di rilancio della metalmeccanica palermitana che partendo dalla soluzioni delle vertenze come cantieri navali, ex Fiat e ad altre, possa davvero far rinascere un settore così cruciale per l’economia cittadina, perché invece la realtà, come in questo caso, ci mostra continui abbandoni e fughe dal nostro territorio da parte dei grandi gruppi”.

 

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