03 Ottobre 2014, 05:02
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CATANA – Aprire il porto alla città, armonizzandolo con gli storici quartieri alle spalle della struttura. E ancora, separare la parte commerciale da quella turisitca – rianimata dal ritorno delle grandi navi da crociera, insomma, fare della città etnea un modello turistico ben definito. Sono queste alcune delle idee che il nuovo Commissario straordinario dell’Autorità portuale, Cosimo Indaco, vuole realizzare. E anche in breve tempo.
Anche se sembra di essere tornati indietro nel tempo – Indaco ricopriva la carica di presidente dell’Autorità durante la passata sindacatura di Enzo Bianco – le idee del neo commissario sembrano in linea con i desideri espressi con veemenza negli ultimi anni dai catanesi in relazione al porto, alla sua integrazione con il tessuto cittadino e, soprattutto, alla necessità di liberarlo dai container, dai silos e da ogni altra bruttura concorra a separare Catania e i catanesi dal mare.
“Nel corso della mia presidenza – spiega – abbiamo progettato l’apertura del porto alla città. E abbiamo intenzione di portarla avanti e anche in breve tempo – aggiunge – sei mesi. Inoltre – prosegue – abbiamo in mente un collegamento con il Passiatore. La mia idea – continua -è quella di fare di Catania un modello, creando un progetto urbanistico e architettonico che armonizzi il porto con la città in modo unico, integrando e rivalutando in chiave turistica i quartieri storici, oggi soffocati”.
Sembra sapere bene cosa fare, il nuovo commissario che, e non è certo un segreto, è appoggiato in toto dal sindaco di Catania che lo avrebbe voluto – ma mai dire mai – alla presidenza dell’Autorità.
E non sembra avere alcuna intenzione di alimentare le polemiche e le voci sulla sua presunta incompatibilità a ricoprire un ruolo simile. “Non rispondo sul nulla – conclude. In città trovo molto entusiasmo nei miei confronti tra le persone perbene”.
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03 Ottobre 2014, 05:02