Autovelox, Assoutenti: “Nuove regole o in estate si rischia il caos”

Autovelox, Assoutenti: “Nuove regole o in estate si rischia il caos”

I comuni che non hanno apparecchi omologati "dovranno disattivarli"
LA DENUNCIA
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ROMA – Dalle Dolomiti al Salento, sono centinaia le strade delle vacanze che questa estate rischiano di rimanere senza autovelox se non sarà varata al più presto una seria regolamentazione circa l’omologazione di tali apparecchi.

Lo ricorda Assoutenti, che spiega come alcune strade particolarmente usate dagli automobilisti per gli spostamenti estivi siano caratterizzate da una massiccia presenza di autovelox che elevano multe per milioni di euro ogni anno.

La Cassazione ha bocciato la circolare del Mit

“In assenza di regole certe si rischia il caos sulle strade delle vacanze, con conseguenze non indifferenti sul fronte della sicurezza stradale e sulle casse degli enti locali. – afferma il presidente Gabriele Melluso – I comuni che adottano apparecchi non omologati dovranno infatti disattivarli, pena una raffica di ricorsi da parte degli automobilisti, anche in virtù di una recente sentenza della Cassazione che ha bocciato la circolare del Mit che equiparava l’omologazione all’approvazione degli autovelox, ribadendo come le sanzioni elevate da apparecchi non omologati siano nulle”.

Non solo. “Dal prossimo 12 giugno le amministrazioni locali, con l’entrata in vigore definitiva delle nuove regole varate dal Mit lo scorso anno, non potranno più disseminare le strade di autovelox, ma dovranno rispettare distanze minime tra una postazione e l’altra e installarli dopo il parere dei Prefetti solo laddove ricorrono i presupposti previsti dalla normativa”, ricorda Melluso.

Dove vanno i soldi delle multe

“E grazie al recente insediamento dell’apposito Osservatorio sulle multe stradali, sarà finalmente possibile verificare come i comuni spendono i soldi incassati dai cittadini attraverso le contravvenzioni, soldi che devono andare alla sicurezza stradale e al miglioramento delle infrastrutture, e non possono essere destinati a coprire i buchi di bilancio delle amministrazioni locali”. 

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