26 Ottobre 2017, 22:20
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CATANIA – Aveva comprato l’arma per difendere la sua famiglia. E’ questa la storia che emersa oggi nel corso dell’udienza di convalida per l’arresto di Pietro Coco, finito in manette con l’accusa di detenzione di armi e stupefacenti. Oggi il Gip Gaetana Bernabo’ Di Stefano ha concesso a Coco la misura degli arresti domiciliari. La difesa ha dimostrato che il Coco, dipendente del bar Tiffany di Aci Sant’Antonio gestito dai fratelli, aveva subito una rapina nell’aprile di quest’anno da due uomini, uno di origine albanese. Quest’ultimo, ai domiciliari al regime degli arresti domiciliari, avrebbe minacciato tramite facebook uno degli avventori del bar, testimone della rapina, che inoltre sarebbe stato aggredito col calcio della pistola. Il Coco, dunque, hanno ricostruito i difensori, gli avvocati Andrea Gianninò e Francesco Finocchiaro, temendo per l’incolumità della sua famiglia, avrebbe acquistato la pistola per difesa personale. Inoltre la moglie era incinta e questo avrebbe aumentato le sue preoccupazioni.
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26 Ottobre 2017, 22:20