11 Febbraio 2023, 09:28
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“Nelle ultime settimane ci sono state diverse segnalazioni di mammiferi tra cui visoni, lontre, volpi e leoni marini che sono stati infettati dall’influenza aviaria H5N1. Il virus ha circolato ampiamente negli uccelli selvatici e nel pollame per 25 anni, ma la recente diffusione ai mammiferi deve essere monitorata. Al momento, l’Oms valuta il rischio per l’uomo come basso, ma dobbiamo prepararci a ogni evenienza”. È l’allarme dato da Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms).
“Da quando il virus H5N1 è emerso per la prima volta nel 1996 abbiamo assistito solo a trasmissioni rare e non prolungate da e tra esseri umani. Non possiamo presumere che rimarrà così e dobbiamo prepararci a qualsiasi cambiamento. Come sempre, si raccomanda di non toccare o raccogliere animali selvatici morti o malati, ma di segnalarli alle autorità locali”.
L’Oms, ha informato il capo dell’agenzia Onu per la salute, “sta lavorando con le autorità nazionali e i partner per monitorare da vicino la situazione e per studiare i casi di infezione da H5N1 negli esseri umani quando si verificano. L’Oms raccomanda di rafforzare la sorveglianza negli ambienti in cui interagiscono esseri umani e animali d’allevamento o selvatici e continua a collaborare coi produttori per assicurarsi che, se necessario, le forniture di vaccini e antivirali siano disponibili per l’uso globale”.
Secondo i dati raccolti dalla World Organization for animal health (Woah) l’aviaria ha già portato alla morte 208 volatili in tutto il mondo. A causare lo stato di allerta sono però i 200 casi registrati tra i mammiferi (lontre, volpi e visoni) in Spagna e Regno Unito.
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11 Febbraio 2023, 09:28