16 Aprile 2020, 13:15
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“E’il momento dell’avvio della Fase 2 e ciò senza indugio, tenendo conto che il tessuto economico della Regione Sicilia si basa soprattutto sulle piccole e medie imprese. Questo non significa assolutamente che l’emergenza sia finita, ma è necessario iniziare a rimettere velocemente in moto l’economia regionale, già di per se’ in difficile stato, gradualmente e nel rispetto della piena sicurezza, riaprendo progressivamente alcune attività territoriali sul modello di quanto stanno facendo altre regioni”. Ad affermarlo sono i deputati regionali Luisa Lantieri, Marianna Caronia, Antonio Catalfamo, Giuseppe Compagnone, Giuseppe Gennuso, Giovanni Bulla, Stefano Pellegrino e Carmelo Pullara.
“Tutta una serie di attività – proseguono i parlamentari – che non richiedono assembramenti né spostamenti significativi come la piccola edilizia per la manutenzione ordinaria e straordinaria di ville e case e di tutte le attività, che riguardano l’agricoltura così come la pesca, la manutenzione di ristoranti sulla spiaggia, chioschi e stabilimenti balneari, di natanti nei porti e nelle rimesse, nonché altre realtà economiche similari, sono da autorizzare insieme alla riapertura delle librerie, cartolerie e negozi per bambini, già previste dal DPCM. Insieme a queste attività potrebbero essere incluse anche quelle piccole manutenzioni domestiche, che richiedono il lavoro di una o al massimo due persone, e che si svolgono per lo più all’aperto, come la cura degli orti personali, anche distanti dalla propria residenza, che permetterebbero di sostenere le piccole imprese individuali”.
“Inoltre, – continuano i deputati di maggioranza – nel rispetto delle misure di sicurezza e di distanziamento sociale porteremo avanti la proposta di riapertura dei cimiteri come segno di ritorno a una progressiva normalità degli affetti. Queste le proposte che facciamo, sin da ora, al Presidente Musumeci. Si tratta di misure modeste – sottolineano gli otto deputati – che però possono dare, nell’insieme, un minimo di fiato al tessuto delle micro e piccole imprese del nostro territorio. Ma bisogna muoversi velocemente e avviare con le prefetture, i sindacati e le associazioni degli imprenditori il cammino per iniziare a costruire quell’insieme di regole che saranno indispensabili per arrivare alla riapertura generale delle attività economiche regionali, dettando anche le necessarie regole di profilassi che devono restare assolutamente severe”.
“Sempre nell’ottica della ripartenza – concludono i deputati – è assolutamente indispensabile agire per l’immediato riavvio dei grandi appalti, scongiurando la beffa della perdita dei finanziamenti europei, e inserendo in finanziaria non solo norme di sostegno ma anche di investimento per il sostegno alla ripresa. La Sicilia non può perdere ulteriore tempo, perché ciò inciderebbe in maniera negativa e determinante sulla sua tenuta economica e sociale.”
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16 Aprile 2020, 13:15