17 Settembre 2014, 19:14
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PALERMO – Pochi giorni fa, il Tar ha negato all’ente anche l’accreditamento provvisorio. Adesso, la Regione ha pure “bloccato” finanziamenti per oltre 1,2 milioni di euro. Nuova “stangata” per lo Ial Sicilia che arriva tramite una serie di decreti che portano ancora la firma dell’ex dirigente generale Anna Rosa Corsello. Uno degli ultimi atti del burocrate poi “dimissionario” dopo i noti fatti del Piano giovani. Stavolta il “casus belli” è l’Avviso 19. E in particolare un decreto del dirigente generale (sempre la Corsello) con il quale veniva impegnata una somma complessiva di 65 milioni per la seconda finestra dell’Avviso.
Il programma, che ammonta complessivamente a 197 milioni di euro, riguarda la “presentazione di progetti per la realizzazione a titolo sperimentale del secondo-terzo-quarto anno dei percorsi formativi di istruzione e formazione professionale”. In pratica, l’obiettivo era quello di “assicurare agli allievi titoli di qualifica professionale riconosciuti a livello nazionale e comunitario” e di “ampliare e diversificare l’offerta formativa contribuendo a contenere in tal modo il fenomeno degli abbandoni e della dispersione scolastica e formativa”. I destinatari dell’intervento, stando al bando, sono “le istituzioni scolastiche del secondo ciclo di istruzione accreditate per la macrotipologia ‘A Obbligo formativo’ che vogliono attivare un quarto anno per il conseguimento della qualifica di tecnico, nonché gli istituti professionali che vogliano fare conseguire ai propri allievi, già in possesso della qualifica professionale di Stato acquisita al terzo anno, la qualifica di tecnico all’interno delle 21 figure nazionali”. Infine, tra i destinatari “gli Enti di Formazione accreditati” per svolgere le attività del cosiddetto “Obbligo formativo”.
Ma alcuni di quei progetti non sarebbero mai partiti. Così, ecco la “tagliola”. Cancellato dal dipartimento Formazione il finanziamento a otto di questi percorsi formativi dello Ial Sicilia. Contributi che oscillano tra i 130 e i 196 mila euro. Per un totale, appunto, di oltre 1,2 milioni di euro. Ma a “piangere” non è solo lo Ial. Tra i decreti di finanziamento, infatti, eccone altri due. Uno destinato all’Enaip Asaform, per un totale definanziato di 197.500 euro e uno al Cefop in amministrazione straordinaria. Il taglio, stavolta, è di 138 mila euro. Il risparmio complessivo ottenuto dalla Regione, quindi, supera il milione e mezzo di euro.
Risparmio che si aggiunge a quello ottenuto alcuni giorni fa, attraverso la rimodulazione dei finanziamenti destinati ai cosiddetti corsi “sottosoglia”. Corsi sempre afferenti all’Avviso 19, che non sarebbero stati conclusi dal numero minimo di allievi (15, stando al bando). Tra gli enti maggiormente “colpiti” l’Anfe di Catania. La Regione in quel caso ha infatti definanziato 18 corsi con taglio del finanziamento di circa 940 mila euro. Batosta anche per il Cirpe (16 corsi definanziati un taglio di circa 660 mila euro), per il Ciofs-Fp Sicilia (14 corsi definanziati per un totale di circa 380 mila euro definanziati), per l’Endo-Fap (15 corsi per circa 300 mila euro), per il Cnos-Fap Regione (24 corsi per circa 230 mila euro) e lo Ial Sicilia (solo tre corsi, ma per oltre 180 mila euro di definanziamento). Così, il finanziamento complessivo di questi corsi, 121 in tutto, è sceso dagli oltre 22 milioni previsti a 16,7 milioni. Le “economie”, cioè i risparmi della Regione in questo caso ammontano ad altri 5,3 milioni di euro.
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17 Settembre 2014, 19:14