13 Novembre 2009, 17:37
2 min di lettura
I sindaci della provincia di Palermo incontrano Lombardo per protestare. E la giunta regionale ha deciso di stanziare 4 milioni di euro per sanare i conti dei ventidue comuni del consorzio che si occupa dello smaltimento dei rifiuti. E’ la principale novità scaturita dall’incontro di ieri sera tra sindaci e governatore.
Intanto, quel ‘profumo di zagara’ nella ‘terra dove fioriscono i limoni’ decantato da Johann Wolfgang Goethe per descrivere la conca d’oro che circonda Palermo è ormai un ricordo, come dicono i francesi ‘d’antan’, ovvero di altre epoche. Nella zona prevale infatti il fetore della “munnizza”, le enormi distese di pattume non raccolte da oltre una settimana in circa 60 comuni del Palermitano. Una situazione di stallo provocata, appunto, dalle discariche chiuse e dallo stato di agitazione permanente degli operatori del Coinres, il consorzio che si occupa della raccolta e del conferimento dei rifiuti nei comuni della provincia. I sindaci hanno così deciso di chiudere scuole e uffici pubblici, mentre la procura sta valutando se aprire un fascicolo per interruzione di pubblico servizio a carico dei dipendenti dei consorzi che si astengono dal lavoro. A causare l’emergenza hanno contribuito una serie di fattori concatenati. Alle difficoltà finanziarie dell’Amia, l’azienda che gestisce il servizio nel capoluogo siciliano e che ha accumulato un deficit di circa 180 milioni di euro, si sono sommate così quelle della provincia: anche il Coinres, infatti, naviga infatti in brutte acque per la mancanza di adeguati finanziamenti dalle amministrazioni locali. I dipendenti ricevono gli stipendi con oltre un mese di ritardo, i mezzi funzionano a singhiozzo e adesso sono finiti anche i soldi anticipati dalla Regione. Ma la situazione è diventata critica in seguito alla chiusura della discarica di Bellolampo, gestita a Palermo dall’Amia e vietata ai 60 comuni della provincia perché l’Azienda vanta un credito di 65 milioni di euro nei confronti delle amministrazioni. L’ex municipalizzata di Palermo aveva dato, infatti, al Coinres, all’ Ato Alto Belice Ambiente e ai Servizi comunali integrati un ultimatum per il pagamento degli arretrati che non è stato rispettato.
Pubblicato il
13 Novembre 2009, 17:37