11 Maggio 2016, 15:09
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PALERMO – Il calcio come mezzo d’integrazione e come strumento per unire. Il PalaOreto ha ospitato i minori richiedenti asilo degli Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) nell’ambito del “Progetto Rete”, promosso dalla Figc-Settore Scolastico e dal Ministero degli Interni, per sottolineare ancora una volta l’importanza dello sport nell’aggregazione di questi ragazzi nella nostra società. Dei dodici centri di accoglienza presenti in Sicilia è stata premiata una rappresentanza proveniente da Sciacca, che ha ricevuto un riconoscimento da Dario Baccin, responsabile del settore giovanile del Palermo, presente a sua volta come rappresentante del club rosanero, premiato con una targa per il suo impegno. “Fa piacere essere presenti in un’iniziativa del genere – ha dichiarato Baccin -. Mi ha colpito la luce che brilla negli occhi di questi ragazzi, la passione per il pallone. Vedere come il calcio possa essere uno strumento di aggregazione è significativo”.
E nella settimana che porta a Palermo-Verona, il dirigente rosanero non può esimersi dal commentare quella che è una vera e propria finale per la squadra guidata da Davide Ballardini. Da parte sua c’è totale fiducia nelle capacità della squadra: “Sarà una partita molto delicata, sappiamo che da questa sfida dipende il futuro della società. Dovremo essere bravi ad affrontarla nel migliore dei modi, ma già il fatto stesso di poter essere artefici del nostro destino è una cosa molto importante”. In chiusura, un commento sulle Final Eight del campionato Primavera, in programma dal 27 maggio al 4 giugno al “Mapei Stadium” di Reggio Emilia: “Andremo lì con la consapevolezza di giocarci le nostre carte. Da almeno un paio di anni ci confrontiamo con grandi club e siamo contenti di poterlo continuare a fare. Ci confronteremo con questi grandi club, consapevoli di poter far bene anche in ottica scudetto”.
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11 Maggio 2016, 15:09