19 Aprile 2018, 10:55
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CATANIA – Aggiornamento 19. Finita l’occupazione di Palazzo degli Elefanti. I lavoratori del bacino prefettizio hanno lasciato l’aula consiliare dopo la promessa di un incontro con il sindaco Enzo Bianco che si terrà domani alle 12 in sala giunta. Giacomo Rota e Alfio Leonardi della Cgil guideranno la delegazione dei lavoratori.
LA PROTESTA DI OGGI. Occupato Palazzo degli Elefanti. Stamattina alcuni dei lavoratori del bacino prefittizio hanno occupato l’aula consiliare del comune di Catania. I “105” erano stati protagonisti di diverse proteste dopo l’inchiesta della magistratura etnea che ha portato al commissariamento della Senesi e che di fatto ha bloccato le assunzioni a tempo determinato. Oggi alcuni di loro, dopo aver appreso la notizia che la gara pubblica per l’appalto della raccolta rifiuti nel capoluogo etneo è andata deserta per l’ennesima volta, hanno deciso di occupare Palazzo degli Elefanti esponendo uno striscione con la scritta “basta bugie vogliamo lavoro”. Uno di loro si trova, in questo momento, sul cornicione del palazzo comunale. “La gara per l’appalto della raccolta rifiuti è andata deserta per l’ennesima volta – racconta Nunzio, uno dei lavoratori che in questo momento si trova all’interno dell’aula consiliare – e noi siamo rimasti così, senza lavoro, senza stipendi e con nessuna speranza. Aspettiamo risposte sul nostro futuro, in questo momento sul cornicione c’è un ragazzo di 56 anni alcuni di noi ne hanno 60 di anni e siamo sempre stati precari, ma come si fa a lasciare così delle famiglie”.
Lo sfogo dei lavoratori del bacino prefittizio è unanime. “Il commissario non ha voluto incontrare nessuno né noi, né il sindaco, nemmeno le sigle sindacali: nessuno – continua Nunzio – basta non possiamo continuare così ci vogliono risposte concrete e se non arriveranno staremo qui ad oltranza”. Già nella giornata di ieri il sindaco Enzo Bianco ha dichiarato che la nuova gara partirà appena acquisiti i pareri del Collegio di Difesa e dell’Anac.
L’assessore Rosario D’Agata, sempre ieri, ha spiegato che la gara era stata indetta con procedura negoziata e quindi con lo stesso capitolato. “La legge obbliga – spiega l’assessore D’Agata – che nel passaggio da una gara normale a una con procedura negoziata si debbano proporre, inizialmente, le stesse condizioni del bando andato deserto. Abbiamo già pronta la documentazione per la nuova gara con modifiche anche di carattere economico inviate subito al controllo del Collegio di Difesa e dell’Autorità Anti Corruzione attendiamo in tempi brevi una risposta – conclude l’assessore – e noi stiamo operando nel più rigoroso rispetto della legalità”.
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19 Aprile 2018, 10:55