26 Settembre 2013, 07:52
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PALERMO – Continue sospensioni e richieste di rinvio, equivoci e contrasti sulle procedure, una riunione delle minoranze improvvisata all’interno di Sala delle Lapidi e ben 89 emendamenti, e una manciata di subemendamenti, per cambiare un provvedimento che così com’è sembra davvero piacere a pochi. C’è stato questo ed altro nella terza giornata di discussione sulla Tares, il tributo locale sui rifiuti che ha sostituito la Tarsu e per il quale il Consiglio comunale di Palermo non ha ancora approvato il regolamento e le tariffe, con la paradossale prospettiva che ogni risoluzione potrebbe risultare del tutto inutile se il governo nazionale approvasse la nuova Service Tax per il 2014.
Una vera e propria bagarre su una duplice delibera (una sul regolamento e una sulle tariffe) che risulta indigesta anche ad alcuni componenti della maggioranza, tant’è che voci di corridoio parlano di una lite furibonda tra il capogruppo del Movimento 139, Aurelio Scavone, e l’assessore al Bilancio, Luciano Abbonato: tra i due sarebbero volate parole grosse. Per cercare un compromesso tra le istanze della maggioranza e quelle dell’opposizione i summit tra capigruppo, presidenza e commissione Bilancio si sono susseguiti a oltranza con l’obiettivo di effettuare una scrematura degli emendamenti fotocopia o irricevibili e di snellire così i lavori d’aula. In serata sono stati affrontati i primi dieci emendamenti ma il dibattito in aula riprenderà oggi con un nuovo tour de force.
Nel tardo pomeriggio sembrava che la seduta dovesse addirittura subire un rinvio, con l’opposizione salita sulle barricate e disposta a far saltare il numero legale per non aver potuto visionare in tempo il lungo elenco degli emendamenti. Particolarmente battagliero il capogruppo di Forza Italia, Giulio Tantillo, che ha rivendicato “il diritto delle minoranze di poter analizzare tutte le carte. Abbiamo atteso invano per oltre un’ora che ci venissero fornite”. L’intervento conciliatore del presidente della commissione Bilancio, Francesco Bertolino, ha permesso di venire a capo della situazione.
Tra i primi emendamenti a passare c’è stato quello della consigliera del Mov 139, Giusy Scafidi,che ha proposto di scorporare dal saldo finale, che si basa anche sul numero dei componenti familiari, l’eventuale figlio o figlia che studia fuori sede in altra università ma risulta comunque anagraficamente iscritto allo stato di famiglia. Via libera anche a tre proposte del capogruppo Udc, Giulio Cusumano. La prima riguarda l’esenzione totale per i commercianti vittime del racket delle estorsioni. La seconda, controfirmata anche da una componente del Mov 139, Rita Vinci, prevede la riduzione del 100% nella parte variabile per l’intero nucleo familiare che ha un minore in affido residenziale. In questo caso, per ottenere la riduzione, gli aventi diritto potranno presentare la richiesta all’Ufficio comunale di piazza Giulio Cesare. La terza riguarda la riduzione del 30% per i teatri privati nei mesi estivi (luglio, agosto e settembre).
Tuttavia, un realistico computo delle modifiche approvate si potrà avere solo oggi, quando regolamento e tariffe saranno infine deliberate. Come detto, gli emendamenti sono 89, distribuiti in egual misura tra maggioranza e opposizione, e prevedono sconti ed esenzioni di ogni genere. Ovviamente soltanto in pochi sopravvivranno al voto in aula. Eccone alcuni esempi:
Forza Italia ha chiesto riduzioni per le famiglie con quattro figli, con appartamenti di cento metri quadrati e reddito inferiore ai 24 mila euro annui. Richiesti inoltre il rinvio a dicembre della seconda rata e, più in generale, lo studio di una forma di pagamento in sei o dodici rate che possa valere ora per la Tares e in futuro per la Service Tax o altri tributi analoghi.
Luisa La Colla, del Mov 139, ha chiesto la riduzione o l’esenzione per le associazioni di volontariato onlus, sia quelle di diritto sia quelle figlie del decreto legislativo 460 del 1997, che operano soprattutto negli ospedali. Chiesto inoltre uno sgravio del 15% per gli esercenti che introducono i macchinari tipo Ecobank all’interno dei loro negozi ed emettono in cambio buoni-sconto a favore dei clienti.
Nadia Spallitta, del Mov 139, ha chiesto lo sconto del 30% a partire dal 2014 per chi fa la raccolta differenziata, “la cui quantità sia misurata anche individualmente attraverso appositi indicatori, che in altre città italiane già esistono”.
L’Italia dei Valori ha chiesto una riduzione forfettaria sul 25% della superficie per i parcheggi, eccezion fatta per l’area degli uffici.
Il Partito Democratico insiste sulla rateizzazione fino al 30 giugno 2014: “Non temo l’effetto sovrapposizione con la Service Tax – ha detto Rosario Filoramo – come fra Tares e Tarsu, perché comunque un 50% è già stato pagato”. Chiesta inoltre una riduzione fino al 50% per chi fa la differenziata.
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26 Settembre 2013, 07:52