12 Novembre 2024, 16:25
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PALERMO – La piazza dello spaccio si trovava in via Cotogni ad Aspra, ma le decisioni sarebbero state prese altrove. Tra gli arrestati per droga c’è Paolo Rovetto che avrebbe gestito gli affari dalla sua abitazione a Bagheria. È una vecchia conoscenza degli investigatori.
A febbraio dell’anno scorso fu trovato in possesso di 300 grammi di cocaina che cercò di gettare nel water, ma non è l’unico precedente. Ha riportato delle condanne. Seppure mai indagato per mafia, il suo nome in passato è comparso accanto a personaggi di spessore della recente Cosa Nostra.
Nel 2019 Rovetto è stato arrestato nello stesso blitz che avrebbe svelato il ruolo dell’impresario funebre e capomafia di Brancaccio Luigi Scimò.
Allora gli affari della droga li gestiva il boss Stefano Marino, capo della famiglia mafiosa di Roccella. Un camion carico di cassette per la frutta e il furgone di un’agenzia funebre erano i mezzi su cui veniva trasportata la droga.
Una mattina alla guida del mezzo delle pompe funebri c’era proprio Rovetto. Gli investigatori videro che prelevava qualcosa da un magazzino. Alcuni mesi dopo i poliziotti delle squadra mobile fecero irruzione nel magazzino e vi trovarono un laboratorio artigianale per la produzione di crack. Per quelle vicende Rovetto fu condannato in primo grado a 3 anni e 3 mesi, ma assolto in appello.
Nel marzo 2023 il nome di Rovetto fu coinvolto in un’altra inchiesta: i boss di Brancaccio e Porta Nuova si erano messi d’accordo per inondare le piazze di spaccio di Bagheria. Ed arrivarono nuovi guai giudiziari per Rovetto, sempre per droga.
Nell frattempo, a partire dall’estate 2022, la Procura di Palermo e i poliziotti del commissariato di Bagheria hanno continuato a sviluppare il filone investigativo sulla piazza di Aspra di cui Rovetto sarebbe stato il capo.
Avrebbe dettato le regole e impartito gli ordini ai pusher. Al suo fianco avrebbe operato anche la moglie Zaira Marretta. Gli investigatori tracciano il profilo di un capo pronto a usare le maniere forti in caso di necessità.
“Ti do fuoco prima a casa tua e poi a te e tutta la tua famiglia”, avrebbe detto a un cliente che aveva rubato decine di dosi di crack.
La piazza era organizzata su due turni di lavoro, in modo da accontentare i clienti fino all’alba. I prezzi di crack e cocaina andavano da 10 a 50 euro. Gli arresti azzerano lo spaccio di droga in via Cotogni ad Aspra
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12 Novembre 2024, 16:25