15 Luglio 2021, 09:31
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Sopralluogo a Gela, ieri, per l’Assessore regionale all’Ambiente Daniela Baglieri. La questione è calda, in Sicilia si è davanti a un’ (ennesima) estate in piena emergenza rifiuti. Per questa ragione la Baglieri ha reso noto un incontro recente con i Prefetti e la direzione regionale dei vigili del fuoco che ha avuto come obiettivo l’attivazione di un tavolo di crisi.
E’ vero che la situazione è incancrenita e viene da lontano, con numerose ombre sull’organizzazione lasciata dall’ex presidente Crocetta ma, è vero anche, che le proteste ormai si fanno pressanti. E se a Palermo numerose associazioni ambientaliste e Anci Sicilia sono in rivolta, manifestando formalmente contro un sistema che, nonostante annunci di riforme e cambiamenti, sembra essere destinato a non mutare mai, in altre provincie è la gente comune a farsi sentire. A Pachino, in provincia di Siracusa – ad esempio – i cittadini hanno presentato un esposto al prefetto contro la gestione locale della raccolta rifiuti. Ma che fine ha fatto la riforma delle Ato, come e quando cambieranno gli Ambiti Territoriali ?
“Sulla vicenda di Pachino – dichiara l’Assessore – ho chiesto una relazione al dipartimento Acqua e Rifiuti. Inoltre, stiamo avviando delle iniziative insieme ai miei uffici per contrastare il fenomeno delle discariche abusive. Posso assicurare che ci sono delle interlocuzioni in atto con altri enti pubblici, come Anas al fine di avviare una attività di controllo e monitoraggio del territorio. Per le Ato ad aprile scorso è arrivato il via libera della commissione Ambiente e il testo della riforma ad oggi aspetta di essere discussa in Aula. Ricordare che nella riforma si ribadisce la natura pubblica delle società di gestione e la riduzione del numero delle Ato. Da parte mia ho avviato tavoli di confronto con l’Anci, con le Srr e con i sindacati e, al momento, stiamo attenzionando tutte le attività in merito alle Ato siciliane in liquidazione”.
La situazione dei comuni, dai più piccoli ai grandi, è economicamente grave, quasi nessuno riesce a far fronte da solo alle enormi incombenze di un sistema basato sulla costosissima raccolta differenziata e sul conferimento in discarica. “Penso che nell’attuale contesto – continua l’Assessore – occorre avere un approccio pragmatico, dare impulso alla realizzazione degli impianti pubblici in atto, incrementare i CCR e gli impianti di compostaggio e continuare nel percorso della differenziazione dei rifiuti. Voglio ricordare che nel Pnrr (economia circolare) questa vale un miliardo e mezzo e pertanto occorre sfruttare tale opportunità per rafforzare la dotazione dell’impiantistica”.
La Regione siciliana è in enorme ritardo con il finanziamento degli enti locali e, nel frattempo, le strade sono colme di spazzatura e le isole ecologiche vengono date a fuoco “Conosco il problema perché mi è stato rappresentato dal presidente dell’Anci Sicilia, oltre che dall’interlocuzione avuta con numerosi sindaci siciliani. Da parte mia ho sempre dichiarato la mia disponibilità ad ascoltare le istanze dei primi cittadini per ciò che è di mia competenza. Proprio in questo pomeriggio ho fatto un sopralluogo nell’impianto di Gela insieme al direttore dell’Arpa per cercare di fugare dubbi e incertezze sui temi ambientali e sull’impianto stesso. Bisogna migliorare la qualità dei rifiuti differenziati e sanzionare comportamenti di scarsa sensibilità ambientale”.
L’opposizione parla di disattenzione da parte della Regione verso il tema legalità. Quali iniziative concrete state facendo per contrastare il “sabotaggio” di gestione una corretta? “Sin dall’inizio il mio lavoro – conclude l’Assessore – è stato sinergico con tutte le autorità competenti. La scorsa settimana ho incontrato i prefetti per condividere le mie preoccupazioni inerenti agli incendi avvenuti in questi mesi estivi all’interno delle discariche siciliane. I recenti fatti di cronaca sugli incendi che periodicamente interessano gli impianti di trattamento dei rifiuti impongono un aumento dei livelli di sicurezza che garantisca la tutela dei cittadini, dellʼordine pubblico e la continuità di un servizio pubblico essenziale. Per questo, insieme al direttore Calogero Foti, abbiamo promosso un incontro con i Prefetti e la direzione regionale dei vigili del fuoco che ha avuto come obiettivo l’attivazione di un tavolo di crisi. La tematica va affrontata sotto il duplice profilo: quello inerente alla prevenzione e sicurezza dei luoghi di lavoro e quello che riguarda gli eventi dolosi. Concludo dicendo che tutto ciò si traduce in un aggravio delle criticità del sistema di gestione dei rifiuti, con conseguenze a livello regionale in termini di costi e di servizio. Per contrastare adeguatamente questo fenomeno occorre quindi aumentare il livello di attenzione e di sicurezza, coinvolgendo le amministrazioni locali, sensibilizzando i gestori e attivando ogni possibile iniziativa utile allo scopo. Con riferimento ai processi organizzativi interni è in atto lo studio di fattibilità per digitalizzare quelli più critici”. |
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15 Luglio 2021, 09:31