Ballardini ripensa al Palermo: | “Zamparini, tante incomprensioni”

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16 Novembre 2016, 11:01

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PALERMO – Davide Ballardini ripensa al suo Palermo. Una squadra capace di perdere una sola partita tra le prime tre disputate in stagione, e per giunta su calcio di rigore, contro il Sassuolo. Il tecnico ravennate è stato intervistato dai colleghi di Tuttomercatoweb, svelando anche le motivazioni che lo hanno indotto a lasciare la Sicilia “Il Palermo era una squadra compatta – ha dichiarato Ballardini – , seria, unita, che giocava bene. Abbiamo perso solo contro il Sassuolo. Contro Marsiglia e Bari, così come a Milano contro l’Inter avevamo dimostrato di essere una squadra seria, capace e compatta. Il lavoro era iniziato nel modo giusto. È successo che io e la proprietà non eravamo d’accordo. Il presidente aveva dichiarato che aveva consegnato una squadra da primi dieci posti e che doveva giocare in un certo modo. Tutte cose che non mi trovavano d’accordo. Bisogna andare d’accordo, altrimenti è giusto separarsi per il bene di tutti”.

E se qualcuno si chiedesse se ci fossero dei contrasti relativi al mercato, Ballardini nega in maniera secca. In diversi hanno pensato che il mancato arrivo di un attaccante alternativo a Nestorovski, o di un portiere che facesse da chioccia, fossero stati le gocce che hanno fatto traboccare il vaso dell’ex tecnico rosanero, il quale rivela: “Assolutamente no. Il Palermo è composto da ragazzi seri, capaci che sono anche uniti tra di loro. Dopo le dimissioni in più sono arrivati Diamanti e Bruno Henrique ed è tornato Gonzalez che non abbiamo usato perché doveva andare via. Se a quella squadra ci aggiungi questi tre è assolutamente competitiva. Io e il mio staff ci divertivamo, perché quando hai a che fare con ragazzi seri, puliti e capaci vai al campo e ti diverti”.

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Ballardini che viene anche punzecchiato sulla possibilità di un clamoroso ritorno sulla panchina del Palermo. Un ritorno che, a giudicare da come il mister parla del suo rapporto con la città e con gran parte del gruppo da lui allenato fino a fine agosto, non sembra essere poi così clamoroso, qualora Zamparini dovesse decidere di disfarsi di Roberto De Zerbi: “A Palermo mi divertivo molto – ammette Ballardini – . Andavo al campo con serenità ed entusiasmo. Quelli del Palermo sono ragazzi meravigliosi. E poi in città torno spesso, lo sanno tutti. Con la mia famiglia ci vivrei per gran parte dell’anno”.

Infine, Ballardini prova a “giocare” Bologna-Palermo. Una partita che lo coinvolge in maniera piena, visto che nella sua carriera ci sono state esperienze più o meno esaltanti su entrambe le panchine. Il mister romagnolo ammette che questa versione della sfida è decisamente meno coinvolgente ed entusiasmante rispetto a quelle vissute da lui in prima persona, alla guida dell’una o dell’altra squadra: “Quando ero arrivato c’era Diamanti, con me e con lui il Bologna era salvo. Poi a febbraio il Bologna ha venduto Diamanti e grazie alla sua cessione la proprietà s’è salvata dal punto di vista economico. Questa proprietà mi sembra tutt’altra cosa: seria, chiara, precisa. E la squadra è forte, competitiva. Sì, questo è un altro mondo. Mi aspetto una partita molto equilibrata. Bologna e Palermo sono due buone squadre”.

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16 Novembre 2016, 11:01

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