Ballardini punta su due novità|In campo Jajalo e Goldaniga

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21 Novembre 2015, 08:30

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PALERMO – Un po’ come l’allineamento dei pianeti, il mix tra sosta per le nazionali e cambio di allenatore è servito a ridefinire le gerarchie nella rosa del Palermo. Quasi due settimane in cui si è resettato tutto, ripartendo da zero alla ricerca di un nuovo equilibrio tra difesa e attacco. Il cambio di modulo in sé era già sintomo di un cambiamento di uomini nell’undici di partenza, ma l’aver sostenuto i primi allenamenti senza una serie di titolari ha di fatto cambiato le graduatorie nella testa di Ballardini. Non c’è un reparto che si salvi da novità più o meno certe, per quello che sarà il Palermo pronto ad affrontare la Lazio in territorio ospite.

La difesa a quattro non sarà quella già vista in passato con Iachini. L’unico nazionale che dovrebbe sopravvivere ai cambi di Ballardini, è paradossalmente (ma fino a un certo punto) l’ultimo in ordine di tempo ad aver timbrato il cartellino a Boccadifalco. Perché dell’imprescindibilità di Giancarlo Gonzalez non dubita nessuno, nemmeno il tecnico ravennate, per quanto lo abbia avuto a disposizione per un solo allenamento. Accanto a lui non ci sarà come di consueto Sinisa Andelkovic, reduce dalla delusione con la maglia della Slovenia, bensì toccherà a Edoardo Goldaniga, pronto all’esordio da titolare in massima serie. Le fasce, infine, trovano una certezza solo a destra con Rispoli. A sinistra si fa forte la candidatura di Daprelà, provato nell’ultimo allenamento nello schieramento posto davanti a Sorrentino.

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L’uomo nuovo del centrocampo risponde al nome di Mato Jajalo. Non certo un esordiente o una novità assoluta, ma per il centrocampista croato è pronta una maglia da titolare che manca da ben cinque partite, ovvero dal ritiro in Friuli che salvò momentaneamente la panchina di Iachini. Da quel giorno non solo Jajalo è finito in panchina, ma non ha nemmeno messo piede in campo. Una mezza bocciatura dalla quale prova a rifarsi subito con Ballardini, che gli darà le chiavi della mediana con a fianco l’intoccabile Rigoni, reduce da un’operazione allo zigomo, e il redivivo Chochev, il cui posto da mezzala sinistra potrebbe essere insediato da Hiljemark.

Dal ballottaggio a centrocampo a quello in attacco. Posto che per Vazquez e Gilardino la consegna di una maglia da titolare ha una probabilità quanto mai prossima al cento per cento, resta solamente un buco da colmare. E qui entra in gioco la variante impazzita del vero modulo che Ballardini adotterà all’Olimpico. Finora Vazquez ha agito nei test in famiglia sempre come unico trequartista, data anche la prolungata assenza di Trajkovski causa nazionale. Col rientro del macedone, la situazione non è cambiata, ma sia Trajkovski che l’altro contendente, ovvero Quaison, sono stati schierati insieme. In questo caso, come d’altronde lo stesso tecnico aveva già reso noto, quello considerato più adatto ad agire da punta è Trajkovski. E se a Roma si giocherà col 4-3-1-2, il candidato principale è l’ex Zulte Waregem. Il duello con lo svedese, tuttavia, è ad armi assolutamente pari. Chissà che anche in questo caso lo stop per le nazionali non si riveli fondamentale per decidere.

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21 Novembre 2015, 08:30

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