11 Dicembre 2015, 13:31
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PALERMO – Un punto di distanza dal baratro e un girone d’andata che volge alla conclusione, ma Palermo-Frosinone non è ancora l’ultima spiaggia per i rosa. Lo garantisce Davide Ballardini, già sulla graticola dopo tre partite di campionato (e una, decisamente da dimenticare, in Coppa Italia), impegnato a rasserenare un ambiente in preda al malumore: “Sarà una partita importante, ma non fondamentale. Se poi è fondamentale per l’allenatore è un altro discorso. C’era il rischio di fare zero punti a detta delle previsioni giornalistiche e invece ne abbiamo fatto uno. Certamente non sono soddisfatto perché a Roma potevamo fare qualcosa in più per vincere, ma il passato non conta nulla. Conta ciò che si farà da qui in avanti”. E il futuro potrebbe non vedere il ravennate sulla panchina del Palermo, dato che Zamparini ha già messo in pre-allarme Iachini: “Non mi riguarda, devo pensare a fare il mio lavoro al meglio. Il resto non spetta a me”.
Testa al lavoro e testa al campo, nella speranza di poter vedere un Palermo migliore da quello visto nelle ultime partite. Anche perché dagli allenamenti non arrivano certo risposte negative: “I ragazzi stanno molto bene a livello fisico. La testa conta, è vero, tant’è che ho chiesto ai giocatori se preferiscono andare a casa stasera. Probabilmente però rimarranno in ritiro, perché hanno piacere a stare insieme. Questo però per dire come stiamo vivendo il momento”. Restano tanti problemi da risolvere, su tutti quello della difesa, che nelle ultime tre partite tra campionato e coppa ha subito la bellezza di nove reti: “A Bergamo abbiamo preso due gol, soprattutto il primo, piuttosto casuali. In Serie A, se vuoi confrontarti con queste squadre, devi essere altrettanto bravo. E devi dunque essere compatto, solido e concreto. Altrimenti si fanno brutte figure. Se sei compatto, se sei squadra, tre gol a partita non li prendi. Quando sei compatto e solido ci sono meno spazi e riesci a giocare meglio”.
Errori da non commettere contro un Frosinone affamato di punti salvezza. I ciociari faticano in trasferta, ma finora hanno mantenuto un ritmo sorprendente: “Il Frosinone ha un gruppo storico che va avanti da tre anni, hanno sempre aggiunto qualche pedina e quest’anno abbiamo visto come se la siano giocati contro tutti. L’unico punto fatto in trasferta l’hanno fatto a Torino con la Juventus, per dire. In Serie A tutte le partite sono difficili, hanno quattordici punti e lotteranno fino alla fine. Fanno della solidità e della compattezza, oltre che delle motivazioni, il loro punto di forza”. Il Palermo, dal canto suo, spera di poter contare sull’appoggio del pubblico, dopo l’ultimo confronto con parte della tifoseria: “I tifosi chiedono civilmente che la squadra ce la metta tutta, con le qualità che abbiamo. L’importante è che ognuno faccia del suo meglio per il bene del Palermo. Mi sembra una richiesta semplice, chiedono solo impegno per il Palermo. A loro interessa questo”.
Senza i tre epurati, senza Vitiello infortunato e con El Kaoutari ancora fuori dai convocati per scelta tecnica, Ballardini si affida ai rientranti per poter fare bottino pieno in questo scontro salvezza. Su tutti, c’è un Vazquez che scalpita per tornare ad essere decisivo: “Vazquez sta bene e penso che domani farà una gran partita”, afferma con sicurezza il tecnico ravennate, ancora in attesa del primo gol di Gilardino sotto la sua gestione. Per il bomber biellese, però non c’è alcun assillo: “Ci aspettiamo qualcosa in più da tutti – ammette Ballardini – a partire dall’allenatore”. Proprio sul suo conto, nel giro di pochi giorni, i commenti sono cambiati radicalmente. E Ballardini, pur scherzandoci su, dimostra di non accettare certi giudizi lunatici: “Dopo la prima partita ero un genio, e nel giro di due settimane sono diventato un cretino. Cerchiamo di trovare un equilibrio”.
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11 Dicembre 2015, 13:31