Le offese, il pugno, le scuse | “Ma non siamo razzisti”

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05 Agosto 2018, 19:50

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PALERMO – “Non siamo razzisti, l’odio razziale non c’entra”, hanno detto al loro legale. L’avvocato Gianluca Calafiore si fa portavoce delle parole dei sue due assistiti. Sono coloro che hanno colpito con un pugno Davide Mangiapane, ballerino di origini mauriziane, il 22 luglio scorso a Lercara Friddi. Qualche birra e qualche frase di troppo, il cappellino del giovane fatto cadere, il battibecco verbale e il pugno. Bollettino medico: frattura alla mandibola e problemi all’udito ancora da valutare.

I due ammettono le proprie responsabilità, sono dispiaciuti per ciò che è accaduto,  anche se hanno una versione diversa da quella finora emersa. Sono pronti a parlarne con i carabinieri, a spiegare cosa sia accaduto, ad ammettere le proprie responsabilità. Al momento la cosa a cui tengono di più è allontanare il sospetto di essere razzisti. Negano, infatti, di avere rivolto frasi offensive al giovane per il suo colore della pelle.

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E qui le due versioni si fanno opposte. Davide, infatti, quelle frasi dice di averle sentite in maniera chiara. I due, uno è maggiorenne e l’altro minorenne – “non mi risulta che siano formalmente indagati”, dice l’avvocato Calafiore – fanno sapere di avere provato, senza successo, a scusarsi subito dopo il fatto con i familiari del ragazzo e sono anche pronti a risarcire i danni. “Però non chiamateci razzisti”, dicono, sottolineando di avere tanti amici di colore.

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05 Agosto 2018, 19:50

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