Città amiche dei bambini |Aderisce anche Palermo

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15 Aprile 2013, 18:37

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PALERMO – Nei giorni scorsi il consiglio comunale ha aderito al programma internazionale dell’Unicef, denominato “Città Amiche delle bambine e dei bambini” – (Child-friendly Cities). Il documento programmatico adottato che prende il nome di “Costruzione di una città amica delle bambine e dei bambini. Nove passi per l’adozione”, si propone la finalità di tradurre in atti amministrativi concreti gli intenti espressi dai governi nazionali e dall’Omu con la convenzione sui diritti dell’infanzia.

Il livello amministrativo locale è infatti quello in cui rivela più forte ed immediato l’impatto sui minori, in particolare per i fenomeni di rapida trasformazione e urbanizzazione delle società, il decentramento e la crescente responsabilità dei governi locali nei confronti delle popolazioni e l’importanza crescente delle città all’interno dei sistemi politici ed economici nazionali. “Città Amica” si inserisce in un processo già avviato dall’amministrazione comunale nei mesi scorsi. A settembre infatti era stato presentato il piano triennale 2013-2015 relativo agli interventi per l’infanzia e l’adolescenza.

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In particolare, il documento adottato dal consiglio comunale si propone ora di delineare il quadro di riferimento all’interno del quale costruire una “città ideale”, in cui i diritti dei bambini e degli adolescenti vengano tutelati. E, attraverso un processo partecipativo che coinvolge tutti i soggetti interessati (autorità locali, la società civile, gli esperti, la comunità), individua nove passi necessari attraverso cui dare attuazione al progetto: promuovere il coinvolgimento attivo delle bambine, dei bambini e degli adolescenti nelle questioni che li riguardano, ascoltare le loro opinioni e tenerle in considerazione nei processi decisionali; assicurare un intervento legislativo e un quadro di norme e procedure che promuovano e proteggano sistematicamente i diritti dell’infanzia; realizzare una strategia completa e dettagliata, per la costruzione di una città amica; sviluppare strutture permanenti di governo locale per assicurare un’attenzione prioritaria a bambine, bambine e adolescenti; prevedere un processo sistematico per analizzare l’impatto sull’infanzia di leggi, politiche e prassi, prima, durante e dopo l’attuazione; assicurare un impegno adeguato di risorse e un’analisi finanziaria a favore dell’infanzia; programmare un monitoraggio sulla condizione dei bambini e dei loro diritti; promuovere la conoscenza dei diritti dell’infanzia da parte di adulti e bambini; sostenere le organizzazioni non governative e le istituzioni indipendenti che s’interessano dei diritti umani per promuovere i diritti dei bambini.

Il documento prevede fra l’altro forme di promozione dell’integrazione rivolte ai bambini figli di immigrati, nati o residenti nella nostra città e la creazione di un punto d’ascolto che, con cadenza mensile, possa raccogliere bisogni e problemi dei ragazzi. Nell’attuazione di questi interventi, ci si avvarrà anche della consulenza scientifica e gratuita del comitato provinciale Unicef.

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15 Aprile 2013, 18:37

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