Banca nuova, accuse e veleni | Vertici denunciati per mobbing

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10 Giugno 2017, 17:32

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PALERMO – Nuovi guai per Banca Nuova. Stando alla ricostruzione del quotidiano “La Verità”, infatti, tra i vertici dell’Istituto è scoppiata una vera e propria guerra di carte bollate. Una denuncia sia sul piano penale che civile, molto pesante, con l’accusa di mobbing, presentata dall’ex direttore generale Adriano Cauduro nei confronti dell’amministratore delegato Fabrizio Viola e del presidente del cda Salvatore Bragantini.

Il casus belli è legato alla scelta dei vertici dell’Istituto, controllato dalla Popolare di Vicenza nel frattempo passata dalla gestione di Zonin a quella del Fondo Atlante, di abolire la direzione generale dell’Istituto palermitano.”Il sospetto di Cauduro – si legge nell’articolo – è che la motivazione della ‘riorganizzazione’ ad personam sia nel fatto che i sindacati interni hanno chiesto la sua testa, in cambio del via libera al piano degli esuberi. Ma anche il fatto – prosegue La Verità – che nei 15 mesi in cui ha cercato di fare pulizia nei crediti di Banca Nuova, ha probabilmente toccato clienti dallo scadente merito creditizio, ma eccellentissimi per frequentazioni”.

Nella sua denuncia civile, Cauduro lamenta “reiterate condotte vessatorie e molestie” e chiede non meno di un milione di euro di danni. Dopo sei mesi in questo stato di incertezza, infatti, il manager avrebbe sviluppato dei problemi cardiaci.

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Nella sua denuncia, Cauduro attacca: “In passato – dice – sono state deliberate moltissime pratiche in violazione di ogni elementare merito creditizio e senza il rilascio di adeguate garanzie”. E ancora, il manager parla di un “sistema di interessi oggi molto infastidito” dall’azione di “pulizia” che Cauduro afferma di aver avviato in Banca Nuova.

E la citazione fa emergere un’altra “guerra nella guerra”, ossia quella di Cauduro nei confronti del suo vice, Mario Lio, del quale il manager che ha sporto denuncia, avrebbe per almeno due volte chiesto la rimozione. Richiesta che sarebbe stata ignorata dal presidente Bragantini.

La situazione sarebbe precipitata, secondo Cauduro, con l’arrivo dell’amministratore delegato Viola che, stando all’esposto, riportato dal quotidiano diretto da Belpietro, si sarebbe “lasciato andare a illazioni offensive su come fosse possibile che lui non sapesse nulla dei fatti che avevano dato origine allo scandalo”. Da allora, prosegue il giornale, “Cauduro ha saputo da vari dirigenti che sarebbe stato fatto fuori. E lo strumento utilizzato sarebbe stato proprio l’abolizione della direzione generale e la chiamata “dell’avvocato della banca che lo invitava a ‘trattare il licenziamento’”. Ma da lì, è partita la guerra, le denunce di Cauduro e una contestazione dell’azienda su presunti maltrattamenti del manager a danno di impiegati. E questo, scrive il giornale, potrebbe essere solo l’antipasto.

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10 Giugno 2017, 17:32

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