"Fa parte della banda degli iPhone"| Baby rapinatore finisce in trappola - Live Sicilia

“Fa parte della banda degli iPhone”| Baby rapinatore finisce in trappola

A 15 anni è già pluripregiudicato per reati contro il patrimonio: B.L, entrato in azione con un complice per rapinare due studenti impugnando un coltello, potrebbe far parte della gang di minorenni che negli ultimi mesi ha messo a segno diversi colpi in città.

 

PALERMO – Frequentare i locali “in” di Palermo indossando abiti griffati e portando con sé smartphone di ultima generazione. Questo il desiderio di B.L, malvivente in erba, pluripregiudicato per reati contro il patrimonio e già condotto in una comunità dalla polizia, lo scorso dicembre: ha raccontato di rubare per comprare vestiti firmati ed essere alla moda. Stavolta per lui, però, si sono aperte le porte del carcere minorile Malaspina: con ogni probabilità si tratta di uno dei componenti della “banda degli iPhone” che negli ultimi mesi semina il panico tra gli studenti pendolari che frequentano la zona della stazione centrale, della cittadella universitaria e il centro storico.

Sì, perché B.L, insieme ai suoi complici – uno quello attualmente fermato dalla polizia – entrava in azione con dei piani studiati fino all’ultimo dettaglio. La scelta della zona, l’individuazione della vittima, l’appostamento e poi il pedinamento. Il baby rapinatore agiva durante il percorso oppure fin sotto casa della persona finita nel suo mirino. In questo caso la polizia è nuovamente risalita al quindicenne dopo l’ennesimo colpo messo a segno ai danni di due studenti che abitano nella zona di via Oreto: a novembre i due giovani erano stati rapinati, dentro casa, da due malviventi giovanissimi, uno dei due era proprio G.L, riconosciuto tramite le fotografie in possesso degli agenti del commissariato Oreto-Stazione.

Il quindicenne li aveva attesi al capolinea degli autobus regionali di via Paolo Balsamo e, insieme al complice li aveva seguiti fino alla loro abitazione. Lì, le minacce con un coltello ed uno spray urticante hanno costretto le due vittime a consegnare un computer portatile, un telefono cellulare e una collana d’oro. Quando i baby malviventi si sono dati alla fuga i due studenti hanno immediatamente denunciato quanto accaduto. Nel frattempo, la polizia è ancora a caccia di quelli che potrebbero essere i complici di B.L: tra loro anche un hacker in grado di rendere funzionanti gli Iphone dopo il furto e il blocco tramite il codice Imei.


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