07 Maggio 2019, 09:05
1 min di lettura
PALERMO – Dall’ultimo colpo è trascorsa soltanto una settimana. La banda che riduce in frantumi le vetrine delle attività del centro storico è tornata in azione stanotte, prendendo di mira il bar Garibaldi di via Alessandro Paternostro. La dinamica sarebbe simile a quella messa in atto al pub St’orto di discesa dei Giudici: anche in questo caso, infatti, dopo aver sfondato la vetrata, i malviventi sono riusciti a fare irruzione nel locale e a portare via il cassetto del registratore di cassa.
Come i titolari precisano, non c’erano soldi. “La banda del buco ha colpito anche il nostro bar – scrivono sui social – rubando il cassetto del registratore fiscale vuoto. Comprendendo l’enorme disagio sociale che vive la nostra città, è triste che ad essere colpite siano sempre piccole attività commerciali. Una guerra tra poveri e meno poveri mentre i ricchi dall’alto dei loro esercizi finanziari guardano, ridono e se la godono. Meno buchi e più coraggio, guardate più in alto”.
Una scia di colpi che non trova ancora fine, e proprio in via Alessandro Paternostro era già finita nel mirino la storica gioielleria Sutera. Si tratta infatti dell’ennesimo episodio in centro, in cui, nella maggior parte dei casi, le vetrine di altri esercizi commerciali sono state danneggiate con mazze e spranghe. E’ il caso dello store Rinascente di via Roma, del negozio Navigare, delle gioiellerie Cipolla nella zona di piazza San Domenico, del bar Spinnato di via Belmonte e, più recentemente, dell’open space di distributore bevande e snack h24 di corso Vittorio Emanuele. Sull’episodio di stanotte indaga la polizia, al vaglio ci sono le immagini delle telecamere della zona.
Pubblicato il
07 Maggio 2019, 09:05