15 Luglio 2014, 18:30
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PALERMO – “La situazione è drammatica e dopo i primi licenziamenti al petrolchimico di Gela, conseguenza diretta della mancanza di commesse di lavoro, adesso è allarme per la tenuta della coesione sociale. Questo sindacato è pronto alla mobilitazione e allo sciopero generale. Il Governo nazionale, quindi, intervenga subito con scelte strategiche prima che sia troppo tardi”. Lo dice Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, che aggiunge: “La Sicilia ha una importante carta da giocare, l’accordo siglato recentemente con Assomineraria, che in maggioranza è Eni, per investimenti da 2,5 miliardi. Questo è un fatto che va valutato per capire come Eni intende svolgere il suo ruolo nell’Isola. La Regione deve a sua volta smetterla con la tradizione del passato, fatta di cavilli e finte crociate ambientaliste che hanno il solo favorito l’intermediazione politico-mafiosa. Il governo rispetti gli impegni e a dare regole e tempi certi per gli investimenti. In ballo c’e’ il futuro della nostra Isola e dei lavoratori”.
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15 Luglio 2014, 18:30